E lo so che vi piace a scaricà da internèt, io niente ho in contrario, su Emule ci trovate tutta la discografia. Ho fatto 17 cd e quindi non mi offendo se qualcuno ve lo pippate dalla rete, però vi faccio i cd a poco prezzo quindi se poi la musica vi piace andatevela a accattà che mi date 'na mano a me, al "manifesto" alle altre etichette indipendenti che mi supportano...e po' i libretti so' sempre ricchi e belli di foto e 'nformazioni...
CRONOLOGIA...
.
Malamusica
(1990)
1
- Al Fatah
2 - Saciccia e friarielli
3 - Gorbaciov
4 - Capotango
5 - Tammurriata nera
6 - Gente distrutta
7 - Una vez
8 - Guignol's band
9 - Descrizione di conferenza stampa (con intervento)
10 - Descrizione di conferenza stampa (con passaggio di figura femminile)
11 - No Quiero Mas
12 - Marcia delle mele marce
13 - Skarpetta
14 - Louise
15 - Napoli sotterranea
16 - Carmela
17 - Una gita a Marachiano
.
...Daniele
Sepe è semplicemente un atipico, geniale, imperdibile campione
della difficile arte dell'humour musicale...se amate Nino Rota e Frank
Zappa fate uno sforzo per cercare in giro questo disco.
Audio
Review
L' uscita dei gladiatori
(1991)
1. Carmagnola.
2. Fables of gladio.
3. pollo e patatine
4. Il trenino
5. Agente 0071 operazione gladio.
6. Under the cherry moon.
7. Saturday gladio fever.
8. Giovanni Scofieto, chitarrista.
9. Funerale di un gladiatore.
10. Stis larissis to potami.
11. Marcia di quel fetente di presidente.
12. Finché c'è guerra c'è speranza.
13. Abbascio 'a villa comunale.
14. Garabombo.
15. Il ritorno del gladiatore.
16. Un giorno dopo l'altro.
17. Pollo e patatine (ripresa).
Daniele
Sepe (qualcuno lo definisce un jazzista, ma è piuttosto un genialoide
terrorista sonoro) armato del suo sax e di un pugno di musicisti, sbeffeggia
Stay Behind e l'Italietta grigia e bugiarda dei nostri giorni...
Il
Mattino
Plays standards and
more
(1992)
Amarcord.
2. Do nothin'till.
3. Mood indigo.
4. Il circo.
5. Caravan.
6. Take the "A" train.
7. Il circo.
8. Green dolphin.
9. Addio a Lugano.
10. Il valzer del cocciolone.
11. Rugido do leao.
12. Il circo.
13. In a sentimental mood.
14. A night in Tunisia.
15. Dimmi quando.
16. The girl of Ipanema.
17. Tico tico.
18. What is it.
19. Valzer del cocciolone (alt. take).
20. Addio a Lugano.
C'è
da divertirsi a questo disco del napoletano Daniele Sepe...che come
leader è un frullatore micidiale...nulla gli sfugge...nel suo
spettacolo c'è della cattiveria ordita con precisione chirurgica,
grazie alla quale tutto viene deformato mediante quel colorito esempio
che sono le bande da circo.
Musica
Jazz
edizione
italiana
edizione
internazionale
Vite Perdite
(1993)
1 - Prologo
2 - Vite perdite
3 - Tempus est iocundum
4 - Nu hoppar haren kroka
5 - Raggasthausen
6 - Sovietica vesuvianità
7 - Girolimoni n.1
8 - Zelle, zeze e zezzenelle
9 - Tarantella del Gargano
10 - La manu 'mpettu
11 - Saltarello
12 - Girolimoni n.4
13 - Chamorro cha cha
14 - Zamba del Che
15 - Lunita Tucumana
16 - Girolimoni n.3
17 - Auciello r'o mio
18 - Miseni Ductia
19 - Tema di Maddalena
20 - Epilogo
VITE PERDITE è finalmente scaricabile dal
sito apple di iTunes per 9.99 euri...
Rockstar
- "I cento migliori cento album deglli anni novanta."
"Rockerilla"
- miglior album dell' anno.
1°
posto nella World Music Charts Eurepoee nel 1996.
5°
posto nelle List di "Folkroots" (GB)
Originalissimo,
innovativo, talmente bizzarro da sconcertare un fruitore che non sia
altrettanto curioso...un'opera spiazzante ma bella, creativa, così
inusuale e forte, cos“ pazza e lungimirante da affascinare...Sepe Daniele,
ancora non l'ho detto, è di Napoli. Con Vite Perdite appartiene
però, di diritto al mondo. Anzi all'Iperuranio. Perché
la sua musica è cosmica. Con arcaico cuore di terra ed enormi
ali che volteggiano verso l'infinito.
Mucchio
Selvaggio
...in
pratica un'opera aperta che insegue il miracolo più ambizioso
di un musicista: quello di catturare la totalità del suono, sia
esso una nenia svedese, un salterello del XII secolo, una frequenza
radio, un tango argentino...Vite Perdite è un album di bella
world music che parte dal mediterraneo e abbraccia i tanti mari della
terra.
Musica
e Dischi
Spiritus mundi
(1995)
1 - Sa boghe longa
2 - Also sprach berluskastra
3 - Raggatruffen
4 - Invocazione
5 - Yerakina
6 - Peixinhos do mar
7 - Lacrime 'e cundannate
8 - 1994
9 - Te recuerdo amanda
10 - Deus ti salvet
11 - Cumpari sapiti sunari?
12 - Kopanitsa
13 - St. James Infirmary
14 - Vedrai Vedrai
15 - Padrone mio
16 - Foggy Dew
17 - La nascita
18 - Brutta cafona
19 - Hesitation blues
20 - Spiritus mundi
.
.
Rockerilla
- album dell' anno
Folkroots - 4° posto nelle list.
Penso
non ci sia nulla da aggiungere a quanto emerso dall'ascolto di "Spiritus
Mundi": il nuovo disco di Daniele Sepe è forse quanto di
meglio, insieme ad un altro paio di dischi, quest'anno ci ha regalato
e ci darà. Un'opera intensa e sincera, un viaggio complesso e
vitale nei luoghi della memoria e della musica popolare, in tutte le
sue accezioni, ma anche un'operazione di avanguardistica ricerca nel
trattamento delle radici di un universo, sonoro e politico-umano. "Spiritus
Mundi"non si avvarrà di trend dominanti, non rientra né
nel rock italiano e neppure nella musica napoletana, meno che mai in
quella rap-raga che sembra vivere un ritorno di fiamma. Ci bastino il
disco e le parole che Daniele Sepe ci ha detto...
miglior disco dell'anno per "Rockerilla"
Questo
disco è bellissimo, anzi meraviglioso. E' diretto, sincero, oltremodo
vario e coraggioso. Abbiamo in Italia uno straordinario musicista. Sarà
bene che tutti se ne rendano conto. Questo non è jazz che si
abbevera nel panfolklorismo o viceversa. E' soltanto grandissima musica.
Incisione accurata per un esercito di suoni. Grande, grandissimo Sepe.
Audio
Review
i
Viaggi fuori dai paraggi
(1996)
1 - La carta
2 - Robespierre
3 - Vite perdite
4 - Te recuerdo amanda
5 - Napoli miliardaria
6 - Tarantella del gargano
7 - Peixinhos do mar
8 - Il circo
9 - MCMXCIV perchè i vivi non ricordano
10 - Padrone mio
11 - Tammurriata nera
12 - Jag ser
13 - Tarantella calabrese
14 - Una vez
15 - Il valzer del cocciolone
16 - Sovietica vesuvianità
17 - Yerakina
18 - Addio a Lugano
La
Repubblica - Musica - 6° posto classifica dei lettori
....immaginate
di essere in viaggio, senza sapere dove state andando, immaginate di
avere la radio accesa e sintonizzata sulle onde medie, quelle che prendono
anche le trasmissioni cinesi....L'abitacolo della vostra vettura viene
riempito da milioni di musiche diverse, di voci e di lingue diverse....vi
lasciate andare ai suoni che sentite...trattasi di Daniele Sepe che
ha suonato tutti i tipi di sax...ha dato al tutto quell'atmosfera di
gioco che ha fatto sì che un concerto anche difficile potesse
volare via...
La
Gazzetta di Parma
.
Este é um disco díficil de classificar! Uma mistura
rica em ideias e sons de jazz, rock, folk, pop e reggae... mas com um
intenso sabor Napolitano... claro! Actualmente, um dos mais aclamados
discos da música tradicional italiana.
.
Lavorare stanca
(1998)
1 Zompa chi può
2 Vinum bonum
3 Black market
4 Lavora et produci
5 Storia della musica popolare
6 Storia dell'Europa contemporanea
7 Kanonen song
8 Ederlezi
9 Lavorare stanca 1.
10 Lavorare con lentezza *
11 Lavorare con lentezza**
12 Tengo na voglia
13 Lavorare stanca 2.
14 Amuri e dinaru
15 Quanno nasciste tu
16 Serenata alla carpinese
17 Tarantella calabrese
18 Angeli e diavoli
Premio
Tenco 1998 quale miglior album in dialetto.
World
Music Charts Europee - 6° posto settembre 1998
World
Music Charts Europee - 6° posto ottobre 1998
Folk
Roots - 3° posto shelving crisis list "ten"
.
Totò sketches
(1999)
Do spinning whell.
Intro.
La fogaraccia.
Rugido do leao.
A message to you Rudy.
Cheba.
La ragazza di Palepoli.
Be happy.
Mood indigo.
Dialogo tra Davis e un mellonaro alla Pignasecca.
A Cochabamba me voy.
Juan sin tierra.
...soprattutto
gli oltre tredici minuti di libere progressioni, di cambi di tempo e
di improvvisazioni ritmiche dell 'iniziale "Do spinning wheel",
le varianti umorali di "Dialogo tra Davis e un mellonaro alla Pigansecca"
e l' eccitante finale latineggiante di "A Cochabamba me voy"
(V.Jara) fanno propria l' equazione occhi/orecchi, rivelandosi passionali
compe pochi e perfettamente a proprio agio in puzzle "zornian-zappiani".
Duel
...Non
esitiamo a parlare di capolovoro.
Guido
Festinese World Music
.
Conosci Victor Jara?
(2000)
1 - Calambito Temucano - Inti Sol
2 - Zamba del Che - Zamba del Che
3 - Luchin
4 - La historia es nuestra, y los hacen los pueblos
5 - Te recuerdo Amanda
6 - Juan sin tierra
7 - A Luis Emilio Recabarren
8 - Procissao
9 - A Cochamba me voy
10 - Cai cai vilu
11 - Valse chapaneco
Clikka sull' immagine per altre informazioni...
.
Ci
vogliono due palle così a pubblicare un disco su Victor Jara
nel 2000.
Sepe
si conferma uno degli artisti più vivi di questo paese, e ci
regala un opera musicale eccelsa di grande pregio culturale.
Mario
Giammetti - Jam
Sepe
recupera composizioni di Jara, di Violetta Parra, di Gilberto Gil e
le rende patrimonio di tutti e non solo sudamericano (si
ascolti in particolare"Luis
Emilio Recabarren") sfidando dunque la mondializzazione sul suo
stesso terreno.E può permettersi anche di inserire a metà
disco i sei minuti dell' ultimo discorso di Salvador Allende...
Antonio
Vivaldi - Musica/Repubblica
Truffe & other
suriellett' vol. 1
(2000)
1. Caro mio ben de il Giordanello
2. Totò all'inferno
3. Prima che il gallo canti
4. Il naso di Dmitri
5. Tango in 3
6. Musik aus "Pianificazione di un mese": Kleine truffen fur
klavier 28
7. Musik aus "Pianificazione di un mese": Kleine truffen fur
klavier 19
8. Musik aus "Pianificazione di un mese": Kleine truffen fur
klavier 5
9. Musik aus "Pianificazione di un mese": Kleine truffen fur
klavier 8
10. Musik aus "Pianificazione di un mese": Kleine truffen
fur klavier 13
11. Musik aus "Pianificazione di un mese": Kleine truffen
fur klavier 26
12. Jag set
13. Musik aus "Orchestrazione di un mese": Grobe truffen Nr.
1
14. Musik aus "Orchestrazione di un mese": Grobe truffen Nr.
11
15. Musik aus "Orchestrazione di un mese": Grobe truffen Nr.
9
16. Musik aus "Orchestrazione di un mese": Grobe truffen Nr.
2
17. Musik aus "Orchestrazione di un mese": Grobe truffen Nr.
24
18. Aria di Domenico Cimarosa
19. Ce me pe ti zog
20. Preludio Nr. 10 di N. Rota
21. Musik aus "Studio su A. de la Halle": Robin & Marion
22. Musik aus "Studio su A. de la Halle": Maurice & Marion
23. Musik aus "Studio su A. de la Halle": Robin & l'oud
24. Musik aus "Studio su A. de la Halle": Marion e l'orchestre
25. Valse ignoble et sentimentale
26. Aus "Funf Girolimoni fur Mandolinen Quartetten": Girolimoni
Nr. 101
27. Aus "Funf Girolimoni fur Mandolinen Quartetten": Girolimoni
Nr. 102
28. Aus "Funf Girolimoni fur Mandolinen Quartetten": Girolimoni
Nr. 103
29. Aus "Funf Girolimoni fur Mandolinen Quartetten": Girolimoni
Nr. 104
30. Musik aus "Fondali Notturni": Lacreme 'e cundannate
31. Musik aus "Fondali Notturni": Ave de li puverielli - piano
versionen
32. Musik aus "Fondali Notturni": Ave de li puverielli - Padrone
mio - bandische versione
33. Tema di Maddalena - piano e orchestra
Sono
solo "musichette", tiene a precisare Daniele Sepe, che naturalmente
la sa lunga ma non la vuole raccontare tutta. Il diminutivo vale al
massimo per questioni di durata. La sua "(in) cumplete classical
and film miusik" appunto fatta di frammenti, di aforismi orchestrali
o pianistici, di ottoni lucenti che sfrecciano in tutte le direzioni,
una pioggia battente di dissertazioni, di citazioni dotte quanto stringate.
E' il genio sbrigativo e allo stesso tempo accurato di Sepe che trionfa,
recuperando lo spirito di Vite perdite e Spiritus mundi, gli ambienti
(la grande acustica della Piscina Mirabilis a Bacoli) e certe "anticaglie"
soniche che vengono nobilitate anche in questa serie di composizioni
utilizzate a più riprese dal cinema, dalla danza, nelle sonorizzazioni
ecc. Un collage fatto anche di trascrizioni per quattro mandolini, due
belle incursioni nella musica napoletana del '700 (Giordaniello e Cimarosa)
con la voce di Roberta Andalò e molto altro ancora. Dislocato
nelle trentatre tracce che compongono la lista di quest'opera, un autentico
esercito di aggraziatissimi strumentisti, i migliori amichetti di queste
musichette.
Marco
Boccitto per "Alias
Jurnateri
(2001)
1 - Si vide all'animale
2 - Tarantella Guappa
3 - Sante Caserio
4 - Anita e Pepin
5 - Pique la Baleine
6 - Le Grand Coureur
7 - Saranta Palikaria
8 - Elektrika Pisulina
9 - Malutiempo, boys (Stormy Weather)
10 - Lamentu per la morte di Turiddi Carnavali
11 - Un'altra via d'uscita
Cd + Cd rom
il
video di "Un Altra Via d' Uscita" ha vinto il premio Castelli
Animati 2001
...Jurnateri
ha la forza della musica che può far girare il mondo al contrario...
Anna
Pavone - La Sicilia
There
is really no way to explain the mind of this Neopolitan composer arranger
and musician. The roots music of naples and its evirons is only the
begginning of the stew. It's thickened with classic jazz, pureed with
pop and soul, then served on a plate of Brecht garnished with avant
garde idosyncracies. And that's just the half of it.
CdRoots
.
Senza filtro
(2002)
"Choc
de la musique 2002" - Le Monde de
la musique
1 - Tammurriata Nera
2 - Robin & Marion
3 - Tarantella Guappa
4 - Ce me pe ti zog?
5 - Elektrika Pisulina
6 - Sammuchella
7 - Amuri
8 - Ave de li puverielli/Padrone mio
9 - N' auciello a cantari
10 - Girolimoni Nr. 101
11 - Sante Caserio
12 - Aria di Cimarosa
13 - Brutta Cafona
Daniel
Sepe is a musical agitator, say his record company: based in Naples,
this is his sampler of 'decomposed traditional' Neapolitan music, furthering
his aims of 'jettisoning tired old rehashes of ossified forms in favour
of continuous innovation and regeneration'. Being equivocal is evidently
not one of Mr Sepe's favourite pastimes. He does indeed breath life
into the music of Naples - no twee mandolins, no tired tarantellas here
- deconstruction rules, with wailing guitars jostling with triangles
and sturdy choruses, funky backbeats and saxes rubbing shoulders with
atonal jazz voicings and unlikely arrangements and developments - predictable
it's not. Occasionally sounding like an anarchistically-inclined Andrew
Lloyd-Webber, he cuts them up and puts them back together with aplomb,
not to mention bravura.
Compiled
on behalf of the Worldmusic Workshop
of the European Broadcasting Union (EBU)
by Johannes Theurer / Tobias Maier RADIOmultikulti
World Music Charts Europe
Naples may make you think of a certain volcano, of Neapolitan tenors
and mandolins, and perhaps pizzas. DANIELE SEPE (pron: dan-YEL-ay SE-pay)
is Neapolitan. His own tenor is a saxophone (which he plays very well).
His music can be volcanic, it's always tasty, sometimes tender &
it just occasionally involves mandolins. Sepe is very playful, yet serious..
sometimes, seriously funny.
A suitably eclectic array of singers & players work with Sepe as
he explores, honours & explodes his Neapolitan cultural inheritance.
As the CD title suggests, his "SENZO FILTRO" ("unfiltered")
is cheerfully opposed to any bland, sanitized vision of Naples. Sepe's
embrace of his own heritage is definitely loving, but also knowing,
quirky & curious. He relishes rather than resolves contradictions
& is very conscious of Naples' connections to other cultures, including
the non-Italian ones.
Radio
National Australia
Respektlos
geht der Herr mit dem süditalienischen Liedschatz der Tarantellas
und Tamuriatas um. Nehmen wir beispielsweise die „Tarantella Guappa“:
Da hört man sich ein in diesen kalabresischen Traditional, alles
ist gut, Schlaggitarren, Tarantellagesang, eindringlich gespielter süditalienischer
Folk eben – dann plötzlich, ein Saxophonstoß, noch
einer, doch die Sänger und Gitarra-Battente-Spieler geben nicht
auf, doch bei all diesen Breaks muss die traditionelle Fraktion kapitulieren,
die Elektrogitarre heult auf, Jazz, Funk geben den Ton an. Wo ist die
Tarantella geblieben? Weg für immer? Aber nein, Daniele Sepe setzt
immer noch eine Überraschung drauf. Die Musik des Saxophonisten
und Multiinstrumentalisten zu beschreiben, ist nicht gerade einfach:
Hier die traditionelle Musik – dort Jazz, Rock, Ska oder klassische
Anleihen. So witzig und verspielt tönen Traditionals kaum mehr
und so ideenreich war Folk-Rock noch selten. Im respektlosen Umgang
mit der Tradition zeigt Sepe, wie viel Respekt er vor ihr hat. Mit dem
Sampler „Senza Filtro“, der fünf unveröffentlichte
Stücke enthält, versucht das Felmay-Label, Daniele Sepe außerhalb
Italien bekannt zu machen. Wurde langsam Zeit, der Mann verdient Respekt.
Martin
Steiner
This
is one of the odd CD releases, featuring a broad range of styles and
crossing very diverse tastes and styles. "Senza Filtro", subtitled
"a sampler of de-composed traditional music from South Italy",
acts as an introduction to Italian saxophonist, composer and arranger
Daniele Sepe. Daniele Sepe has "reinvented" Neapolitan folk
music, and creates, at the same time, new music also from various other
traditions from around the Mediterrean.
This album presents a talented and experimenting musician who seems
to reinvent himself and his style with every single number. Sometimes
he stays with his arrangements close to the tradition, sometimes he
wanders into the worlds of Jazz, World, Rock, Pop, Funk, even Classical
Music. The saxophone enters at times to provide atmospheric jazzy elements,
voices are sampled, background noice is added to songs. Plenty of musicians
are appearing on this recording - singers, traditional musicians, rock
and jazz musicians. The album is especially aimed at foreign markets,
displaying the broad range of different faces of this extraordinary
musician. For Daniele Sepe fans it is also important to add that 6 of
the 13 numbers on this album are unissued tracks.
Definitely not the kind of album I would hear from start to end. It
has its impressive highlights, but also tracks which are not my cup
of tea at all. Yet it is an album full of surprises and discoveries.
Michael
Moll
.
you
can find on www.felmay.it
E
"SENZA
FILTRO" HA RESISTITO 5 MESI NELLA CLASSIFICA EUROPEA DI WORLD
MUSIC!!!
.
edizione italiana
edizione internazionale
Anime candide
(2003)
1 - 'Nduniella
2 - Il lupo e l' agnello
3 - Anime candide
4 - Ce me pe ti zog
5 - Valse pour Marlene
6 - Sammuchella
7 - Amuri
8 - Valse bomba
9 - PreludioChanson d' amour
10 - L' uccello di fuoco
11 - Asi como matan negros
12 - Ronda da marraficas
13 - Menina esta a janela
14 - Happy end
"Anime
candide": prova militante e ottimi interpreti
E' un curioso destino che la musica folk ed etnica, spesso cesellata
nei suoni e nella vocalità, con momenti di grande emozione,
sia indissolubilmente legata a situazioni di militanza politica.
Così succede anche in questo intenso disco del sassofonista
napoletano Daniele Sepe. Il filo conduttore è il contrasto
fra innocenza e barbarie: la prima insita nelle genti, la seconda
indotta dal potere.
Fra i gioielli "Il lupo e l'agnello", cantata nel greco
antico di Esopo, "Anime candide" sul binomio povertà
- terrorismo, brani strumentali fortemente pittorici come "Valse
pur Marlene", "Asì como matan los negros",
parole di Neruda, musica di Ortega, e "Sammuchella",
da "I dieci comandamenti" di Viviani, con la voce del
sessantenne Emi Salvador, un grande del teatro popolare napoletano.
Mario
Luzzatto Fegiz (Corsera)
Wie
gut, heißt die spezielle Folker-CD "Die Besondere"
und nicht etwa "Die Schöne". Nun, Ausschnitte aus
"Anime candide" (schneeweiße Seelen), wie der portugiesische
Traditional "Menina estas à janela" oder der von
Sergio Ortega vertonte Neruda-Text "Así como matan los
negros" (so wie sie jetzt Schwarze umbringen), hören sich
tatsächlich schön an. Wer hier allerdings Antikriegslieder
im Stile von Inti Illimani oder Politbarden sucht, liegt völlig
falsch. Daniele Sepe ist ein besonderer Musiker. Sein Musikmix spiegelt
seine klassische Musikausbildung, die Vergangenheit als Begleitmusiker
italienischer Popsänger und seine Verwurzelung in der neapolitanischen
Volksmusik. Wohlklänge zersägt er konsequent mit Rock-Licks,
HipHop, experimentellem Jazz und Stimmsamples. Ein hübscher
nostalgischer Walzer trifft auf das "Chanson d'amour",
das mit den Worten "Ich werde ihn umbringen" anfängt.
Doch es kommt nur noch schlimmer: der Sarkasmus des Dance-Tracks
für Einbeinige, "L'uccello di fuoco" (mit Fragmenten
aus Strawinskys "Feuervogel" und "die Nachtigal",
sowie Stimmsamples von George Bush und aus dem Film "Apocalipse
Now") schmerzt regelrecht beim Hören. Spätestens
da wird einem klar, hier macht ein Betroffener Musik. Daniele Sepe
schreit gegen die Sinnlosigkeit des Krieges an und setzt diesem
Liebeslieder entgegen, die nie richtig fröhlich tönen.
Es ist eine Liebe in Moll, irgendwo zwischen Neapel und Albanien,
eine Liebe in Zwischenkriegszeiten - bis der nächste Posaunenstoß
mit einer Dissonanz den Liebhaber wieder aufs Schlachtfeld zurückholt.
Das aufwändige Booklet mit Fotos aus Afghanistan nach der US-amerikanischen
Invasion ergänzt die Musik sehr eindrücklich. Dieser Soundtrack
sei nicht nur George Bush und anderen Invasoren zum wiederholten
Abspielen empfohlen. Auf dass wir uns nicht wie auf dem CD-Cover
mit der Gasmaske küssen müssen…
Martin
Steiner
If
you cannot decide which genre, or which kind of music you should
listen to, give Daniele Sepe a try. This musician from Napoli really
knows how to mix up so many styles as possible on just one CD. But
the miracle is - it works.
Daniele takes different sources for the spirits of the songs - there
ist traditional material: e.g. "Nduniella a Abruzzo" song
dating back to the end of the 19th century, "Ce me pe ti zog"
is about dance songs from the Arabesh comunities in Italy which
he mixed a Serbian repenitza called Niska Banja. He has taken Sammuchella
from an opera of Raffaele Viviani - but it sounds now a bit like
music in a circus... Then there are two songs by Portuguese songwriters
Ronda das Marrafivas by José Alfonso and Menina estas a Janela
by Vitorino. So you can see he has lots of different sources to
get his music from.
Daniele himself plays sax, clarinet, flute and keys. He has gathered
seven singers, one storyteller and eleven instrumentalists (on e.g.
guitar, trumpet, oboe, bass, drums, cymbalon, bagpipes, dobro, accodeon)
to play out the emotions for the war and the love songs...
If you like to mix up your emotions - go for 'Anime Candide'!
Christian Moll
Truffe & other
suriellett' vol. 2
(2004)
Musik aus “Il
Caricatore”
1. Il caricatore
2. Louise
3. Il caricatore (l’avvocato)
4. Fare un film è una tragedia
5. Il caricatore (la lotta impari)
6. Il caricatore (L’ascesa)
7. Santa Cecilia luntana
8. La partita
9. Il caricatore
Zwei alte kanteren
10. Summer is icumen
11. Bulla fulminante
Musik aus “La vita è
una sola”
12. La forza del destino (G.Verdi)
13. La vita è una sola
14. Fotte chi può in primavera
15. Massimo
16. Fabio
17. Fotte chi può in estate
18. Tre registi per fare un film?
19. Il valzer del Cocciolone
20. ‘A jatta (I.Della Mea-G.Esposito)
Musik aus “Pianificazione di
un mese”
21. Kleine truffen nr.10
22. Kleine truffen nr.23
23. Kleine truffen nr.14
Aus bläser quartett nr.6
24. Allegro scherzando
25. Che fine ha fatto Beppe Pupilla?
Aus “El retrete de Amnesia”
26. Smiling Gianni at Superfly
Musik aus “Il resto di niente”
27. Fandango (W.A.Mozart-orch.Sepe)
28. Guardando nella testa di Carolina
29. Sonata nr.9 (D.Cimarosa-orch.Sepe)
30. Marcia dei sanfedisti (la sagra dei bidoni)
31. Eleonora
32. Sonata nr.14 (D.Cimarosa-orch.Sepe)
Aus “Lettere dall’America”
33. Lettere dall’America
34. Amarcord (N.Rota)
Colonne sonore d'ogni genere, un quartetto per fiati, canzoni del
trecento, folgoranti pezzettini per pianoforte solo, Verdi alla
Piero Piccioni, Nino Rota per ensemble di mandolini e molto altro.
Un musicista normale ci camperebbe dieci anni. Daniele Sepe si può
permettere di lasciar cadere i suoi gioielli tutti insieme in questo
incredibile cd, con la nonchalance di chi intanto sta già
architettando un nuovo scherzetto.
da "Internazionale"
(2004)
Nia Maro
1 - Tammurriata (D.Sepe)
2 - Le saltarelle:
La salterella (A.Cicogninni)
salterella a cannonate (D.Sepe)
Brancaleone alle crociate (C.Rustichelli)
3 - Lamma Bada (Selim Al-Masry)
4 - Sciuscià (D.Sepe)
5 - Les Amourex des bancs publics (G.Brassens)
6 - Mercy, Sonny (D. Sepe)
7 - Mi votu e mi rivotu (Trad. Siciliano - el. Balestrieri-Profazio)
8 - To kokkino foustani (Stavros Koyoumdjis)
9 - La guerra dei mondi (D. Sepe)
10 -Ile Jamalikoum (M.Mejiri-D.Sepe)
Puoi
chiamarlo internazionalismo, come facevano gli Style Council prima
che il rock lo mettesse al bando. Puoi sognare che sia lo spiritus
mundi, tornato a farsi vivo tra le righe di uno spartito. Ma alla
fine è musica meticcia che mischia le saltarelle della Ciociaria
con i suoni del Mediterraneo, le tammurriate con le ballate di Brassens,
i canti popolari di Otello Profazio con le note cupe di un Fender
Rodhes che rincorre la voce di Orson Welles e della sua Guerra dei
mondi. Il sassofonista Daniele Sepe ha dosato con cura e intelligenza
gli ingredienti del suo ultimo cd, Nia Maro, offrendo una pietanza
che ha il sapore delle migliori incisioni della Liberation Music
Orchestra, il gusto di una tradizione reinventata che rimanda ad
Albert Ayler, l' aroma solido della filologia speziato dall' anarchia
stilistica di Frank Zappa. Ascoltandolo vien voglia di zompettare
come faceva la Lollo in Pane, amore e gelosia o di precipitare in
un notturno americano che ha l' acidità degli incubi.
Enzo
d' Errico Corriere della Sera
Vera
spina dorsale ritmica di Napoli, la tammurriata è sempre
pronta - accade spesso al sud - a piegarsi al padrone di turno,
cioè l' interprete. Sono 15 anni che Sepe scava tra jazz,
pop e folk (Est, Islam, Nord europa). Ultima tappa , questa tammurriata
sposata al Miles di Bitches Brew: un incanto...
Angelo
Aquaro - Venerdì di Repubblica
Nia Maro
(in esperanto sta per Mare nostrum) è un viaggio intorno
al Mediterraneo, alle sue radici e alle sue influenze, tra canti
e voci tunisine (Marzuk Mejiri) ed egiziane (eccellente la versione
di Lamma Badadi Selim Al- Masry), echi greci e siciliani
(da Rosa Balistreri) e ritmi forsennati di tammorre e di saltarelli.
Con estrema onestà intellettuale e generosità Sepe
consiglia addirittura lacquisto degli album che lhanno
ispirato e col suo nutrito ensemble arricchisce la sua discografia
di lampi, luci, colori e canzoni con le belle voci di Auli Kokko
e Massimo Ferrante. Con reggae (Mercy,Sonny)
e canzone francese (Les Amoureux Des Bancs Publics in
versione da banda!), jazz e Orson Welles (La Guerra Dei Mondi),
Sepe fa davvero il giro del mondo con estrema facilità e
gradevolezza. Attenzione questa è musica vera che smuove
folle ai concerti e fa vendere persino dei dischi!
Paolo
De Barnardin Rockstar
Molto
bello questo Nia maro che esce, come ormai consuetudine, per la
collana del Manifesto. Si tratta di un efficacissimo e per nulla
stucchevole
nè oleografico viaggio musicale che spazia dalla tammuriata
stradaiola a Brassens, dalla musica egiziana ad un affascinante
excursus nel jazz rock
dei 70, calorosamente analogico, che ricorda molto da vicino i Napoli
Centrale di James Senese. Il suono risulta (cosa rara di questi
tempi) "vero",mosso da un'urgenza espressiva reale.
Insomma, il disco dà l'idea di avere avuto una gestazione
"necessaria", con un senso compiuto a legittimare la sua
pubblicazione.
Oro colato, credetemi!
Per
DiRadio: Luciano Marcolin
(2005)
Una banda di pezzenti
1. Maweel.
2. Ial ghali.
3. Alif je sultani.
4. Passa l'aucieddi e pizzica la rosa.
5. Bush è bugiardo.
6. Canto di zolfara.
7. Canto alla montanara.
E il Sepe di sempre.
E indefinibile. E tutto e non può essere ricondotto
ad una sola parola, ma neanche una sola espressione. Ma visto che
bisogna dare una bussola a chi legge e il cd non lha ascoltato,
è necessario tentare un abbozzo di definizione, incanalamento,
catalogazione citando il nome di qualche genere musicale (so che
Daniele Sepe mi strozzerebbe).
Introduciamo prima: bisogna avere il coraggio delle proprie opinioni,
del proprio passato e della propria storia per fare un disco così
indifferente alle impietose leggi del mercato. Bisogna averlo anche
per impegnarsi sul fronte del prezzo: come quasi tutti i suoi cd
questo costa 8 euro, anche se questa volta non è pubblicato
con Il Manifesto ma con Rai Trade ed Helikonia, e si trova nelle
edicole con il mensile Indie - La musica indipendente.
Daniele Sepe di questo coraggio ne ha a non finire, e continua ad
uscire imbattuto dalle partite che tutti noi, quotidianamente, giochiamo
con la coerenza. Prova ne sia che in questo disco si dà voce
agli immigrati - con la musica e le bellissime immagini del booklet
- non in quanto oggetti di una ricerca, quanto come soggetti
di una realtà nuova con la quale abbiamo da confrontarci,
come scrive Aniello Barone (lautore delle foto interne) nella
sua introduzione contenuta nel libretto...
da
"Bielle Roventi" di Antonio Piccolo
.
(2006)
Suonarne 1 per educarne 100
1.sintonia nr.1 "il pendolo"
2.Peaches in regalia
3.Come in coma
4.Sintonia nr.2
5.Radisol
6.Il mondo visto dalla panchina
7.Sintonia nr.3 "il gabbiano"
8.let your past live
9.Sintonia nr.4
10.Guzzi Falcone 5'21"
11.Sintonia nr.5
12.Zut/a/traverso
13.Evergreen
14.Sintonia nr.6 "Cane nero"
15.Napoli centrale
16.Bianco & nero
17.Hasta siempre
...Ma la musica, com'è la musica? Coerentemente con le premesse ideologoche - come si sarebbe detto allora - Daniele Sepe riprende quanto di meraviglioso i seventies avevano creato: blusettoni elettrici, jazz-rock, progressive, reggae, avanguardia, funk. Però, e qui sta il bello, non suona con spirito filologico, bensì evolutivo: proseguendo cioè il discorso là dove si era interrotto. la sua musica si colloca quindi in una specie di universo parallelo, mostrandoci cosa sarebbe potuto accadere se non ci fossero colati addosso gli anni '80. Il fatto che questo accada oggi, grazie a Daniele Sepe, è uno dei pochi motivi per i quali possiamo dirci contenti di vivere negli anni zero.
Dario De Marco - Il Giudizio Universale
Più di un normale disco. Un concentrato di umori e provocazioni culturali belle, sincere, fuori dal coro. Un musical su di uno entrato in coma trent’anni fa, risvegliatosi suo malgrado nell’orrore dei nostri giorni.
Giorni di stronzio, come dice Sepe. Molto più grigi e violenti, a ben vedere, dei settanta.
Smemoranda
A qualcuno piacerà da matti ad altri farà accapponare la pelle.
Luca Valtorta - Il Venerdì di Repubblica
...I pezzi arrivano all’ascoltatore in sequenza cronologica interrotti da una radio che rimanda la cronaca di quel periodo. Una radio che insieme ai brani dei Led Zeppelin e di Santana, di Gianfranco Manfredi e di Pino Mauro, ai Napoli Centrale,ma anche le voci dei tg di allora o di Ignazio Buttitta mentre le voci di Auli Kokko, Mario Insenga, Lino Vairetti, Brunella Selo e tanti altri ci accompagnano dalle prime autoriduzioni fino alla renault4 che per Sepe chiude tragicamente una stagione altrimenti densa di conquiste.
Le immagini riprodotte nel libretto di copertina – che oggi appaiono come una provocazione continua, ma all’epoca erano la normalità – sono tratte dalle riviste Rosso, Il Male, Zut&A/traverso, Vogliamo tutto, Controinformazione, Potere Operaio, Resumen. I testi irriverenti, schietti, “pesantemente” politici ricordano chi erano i ribelli, i comunisti, gli anarchici degli anni ’70.
Francesca Pilla - Il Manifesto
“Suonarne 1 x educarne 100” è un tuffo nel passato, mai troppo passato, dell’Italia degli anni Settanta. Alle armi che hanno insaguinato le strade della penisola si sostituiscono la musica e le parole. La “R.A.F.” del jazz è formata da una quarantina di artisti che hanno collaborato al progetto circondando Daniele Sepe come i giovani apprendisti facevano con Michelangelo. Dalla Cappella Sistina di Sepe & c. viene fuori un giudizio universale sul tortuoso cammino politico, culturale e sociale di un’Italia alle prese con la tv in bianco e nero, la politica extraparlamentare, gli attentati, le stragi di Stato. E suicidi sospetti, violenze inaudite sulle donne, le Br, il sindacato e le occupazioni.
Leonardo Lodato - La Sicilia
XRONOMAXIA
la battaglia del tempo
ENSEMBLE MICROLOGUS
DANIELE SEPE UND ROTE JAZZ FRAKTION
SALTARELLO III
GRAN MIRAGRE (Que poral non devess om’)
VITE PERDITE CB 124
VITE PERDITE
SUITE GALIZIANA 1
SUITE GALIZIANA 2
LA MANFREDINA
LA ROTTA
TEMPUS TRANSIT GELIDUM
UT SOLIS RADIUM (Stella Splendens)
MADRE DE DEUS
VIVIMUS (Stayin’ alive)
NORWEGIAE LIGNUM (Norwegian wood)
Potrebbero scriverglielo sul frontespizio dei dischi: "non mi prenderete mai vivo!". Daniele Sepe è difficile da inquadrare, ancora di più da etichettare o da definire. Fa musica a 360°. "Jurnateri" era un disco di musica popolare internazionale, "Anime candide" uno sporco disco di rock, "Sturiellet" aveva parentele con la classica, "La banda dei pezzenti" sapeva di jazz e "Suonarne 1 x edicarne 100" era rock blues. E Kromantica? E' cantato in latino e si occupa di musica antica, medioevale, con due vistose (e gaudiose) eccezioni. Eppure è un disco meraviglioso!
Scrive Daniele nella presentazione al disco (e teniamo a mente che le presentazioni di Daniele Sepe sono un valore aggiunto per i suoi cd): "E quindi, senza farvela lunga, dopo aver tanto seguito questa musica, ho avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino questi bei tipi dei Micrologus. E, tra parentesi, scopriamo di avere in comunque anche una militanza "pienamente" sinistrorsa. E allora via con questo progetto "Kronomakia" - la battaglia dei tempo, titolo suggerito da Stefano Valanzuolo per un mitico concerto nel chiostro di San Francesco Sorrento". E prima spiega: "è come ritrovarsi in trattoria con un dinosauro seduto al fianco". E' l'esatta sensazione che il disco fa. Prende musiche remote e le intinge in un bagno di presente. Il risultato è spiazzante. E straordinario.
Giorgio Maimone - il Sole24Ore
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