La mano che rifornisce i drugstore domina il mondo.Cominciamo la nostra Repubblica con una catena di supermarket, una catena di mercerie, una catena di camere a gas, e una lotteria nazionale.Dopo di che, potremo scrivere la nostra Costituzione.

K. Vonnegut

ricevo e vi rimando

INGIUSTA CARCERAZIONE DI DUE SCRITTORI MESSICANI


Da febbraio gli aficionados di fantascienza, i numerosi blogger e la
comunità universitaria e intellettuale del Messico sono in subbuglio per
l’arresto degli scrittori Gerardo Sifuentes Marín ed Epigmenio León
Martínez. Di quest’ultimo so solo quanto ho letto sulla stampa messicana
on-line: laureato in scienze della comunicazione, traduttore dal tedesco, si
è occupato per anni dell’organizzazione della Fiera internazionale del libro
per ragazzi e attualmente lavora per l’Università Nazionale Autonoma di
Città del Messico come responsabile della diffusione della rivista Tierra
adentro, sulla quale ha pubblicato vari articoli.
Con Gerardo Sifuentes invece intrattengo da anni una simpatica
corrispondenza email, e sono un patito delle sue fiction allucinogene e
postapocalittiche, popolate dalle icone della cultura mediatica e dal
fantasma ectoplasmatico della tivù, intrise di humour e di piccole
illuminazioni. A trent’anni appena compiuti Gerardo, che è ingegnere
elettronico ma lavora attualmente in un’agenzia pubblicitaria
internazionale, oltre a godere di una borsa di studio del Fondo Nazionale
per la Cultura e l’Arte, ha pubblicato due libri, Perros de luz (una
raccolta di racconti d’ispirazione cyberpunk) e Pilotos infernales (secondo
un critico spagnolo, «più affine a John Barth o William Bourroughs che a
Gibson»). Vanta inoltre un curriculum più che rispettabile di premi
nazionali (il Kalpa nel 1998, e il Vid nel 2001) e internazionali (il Philip
Dick, indetto dall’Università spagnola di Santiago de Compostela), suoi
testi sono stati pubblicati sulle riviste di ciencia ficción in lingua
spagnola al di qua e al di là dell’Oceano e figurano in parecchie antologie,
non solo di genere.
L’assurda incarcerazione di cui Gerardo ed Epigmenio sono vittime dal 12
febbraio ha suscitato vibrate proteste. Il Consiglio Nazionale per la
Cultura e l’Arte (Conaculta) ha offerto sostegno giuridico, una petizione
per la loro liberazione ha raccolto centinaia di firme di scrittori, docenti
e artisti, ci sono state due interpellanze di tono analogo da parte di
esponenti del PAN e del PRD (come dire, governo e opposizione), e il
responsabile della Sicurezza pubblica ha convocato tutti i poliziotti della
Colonia Roma per un’indagine interna sul caso. Reazioni più che
giustificate, anche perché l’episodio rivela aspetti inquietanti del
funzionamento della giustizia in Messico. Ecco i fatti.
Il 12 febbraio scorso, verso le 3 di notte, Gerardo ed Epigmenio sono stati
fermati da agenti di polizia a una decina di metri dall’abitazione del
primo, mentre percorrevano a piedi una via della Colonia Roma di Città del
Messico: avevano il fiato che puzzava d’alcol (il verdetto della successiva
perizia, tuttavia, ha stabilito che non erano in stato di ebbrezza). In
effetti, secondo le loro dichiarazioni, erano usciti per comprare delle
birre perché in casa erano finite. Condotti in commissariato senza
conoscerne il motivo, dopo qualche ora di attesa sono stati accusati di aver
rubato due specchietti retrovisori di un’auto (abbandonata da mesi in quella
via) e tradotti in carcere. Il giudice incaricato, Julia Ortiz Leandro, ha
convalidato l’accusa di furto aggravato, che dal novembre 2003 non prevede
più il rilascio dietro cauzione, perciò sono ancora al fresco, in attesa di
una revisione del caso. Nonostante la presenza di tre testimoni oculari che
smentiscono la versione dei poliziotti.
Bisogna fare due premesse. Per la giustizia messicana l’accusato è colpevole
finché non riesce a dimostrare il contrario; in secondo luogo, la polizia di
Città del Messico sta applicando un Programma Tolleranza Zero (di cui il
giudice Julia Ortiz Leandro è sostenitrice) che prevede premi in denaro fra
i 2000 e i 4000 pesos per l’agente che assicuri alla giustizia un
delinquente colto in flagranza di reato, e fissa delle quote di arresti da
raggiungere per far scendere le percentuali di crimini. Risultato: una
specie di coprifuoco coatto, pena il rischio di essere arrestati senza
motivo per ingrassare qualche poliziotto e far quadrare le statistiche. Un
blogger messicano ha così riassunto la vicenda: «La trama: due intellettuali
con una vita onorevole e rispettabile rubano specchietti delle auto proprio
di fronte a casa di uno dei due. Movente: una cifra offerta alle forze di
polizia per ogni battuta di caccia.»
O, come recita la lettera aperta sottoscritta finora da quasi trecento
scrittori, intellettuali e artisti: «La meccanica della corruzione che viene
alla luce dietro questa infamia di capetti e agenti, e che fa sì che calino
gli indici degli atti delittuosi, rivela quale può essere il destino di
qualsiasi cittadino che commetta l’imprudenza di uscire a piedi, di notte,
in una città nella quale la polizia non solo può arrestare, accusare e
implicare chiunque – illegalmente e impunemente – in un atto criminale, ma
riceve addirittura una ricompensa per farlo».
Sul sito http://epiger.proboards29.com si trova tutta la documentazione del
caso, costantemente aggiornata, ed è possibile lasciare un messaggio di
solidarietà.
Raul Schenardi

Smemoranda

Ieri il "professor" Novak ( la versione 2004 del dottor Stranamore) ha detto in tv che quando c' era Saddam in Iraq morivano 5000 bambini al mese. Si è dimenticato che era l' embargo americano (anche sui medicinali, potevano fa le bombe chimiche con l' aspirina...) ad ucciderli. In studio c' era Veltroni che non glie lo ha ricordato che manco lui se lo ricordava.

Mi so' sbagliato, ecco la vera arma di distruzione di massa

La disgrazia di passare la pasqua con l’ influenza mi ha fatto scoprire ‘na cosa di cui avevo un vago sospetto. Sono stato costretto a casa ‘na settimana e alla fine, finiti i tex willer e considerato un libro troppo pesante da reggere con 38 di febbre, ho acceso la televisione. Anche di pomeriggio. Incredibile. C’ è una trasmissione, anzi due, tenute su canale5 da una bionda che ha la voce dell’ esorcista, una con una scema che si chiama Veronica che c’ ha 34 ragazzi che la corteggiano e lei deve scegliere uno di questi fantastici coglioni. Delle attente mammine seguono le discussioni dell’ arena, più o meno tra il pisicologico e il sessuofobico, e danno i loro giudizi. In un’ altra la bionda baritono presenta dei giovani ballerincantantiattorideficienti tutti glacialmente bravi e tutti uguali tra di loro. ‘Na tristezza. Poi ce sta na cosa con dei coglioni che stanno in una fattoria, vestiti come nell’ albero degli zoccoli dei Taviani, e fanno finta di essere contadini, tra i quali gli unici che sembrano umani sono una ex pornodiva e un tizio coi baffi che almeno ha il merito di fumare come un turco. Il grande fratello già lo conoscevo. E po’ Costanzo show la domenica, incredibile, non c’ è trattato di sociologia di massa che possa spiegare. Umberto Eco mi può da’ ‘na spiegazione. Aiutatemi voi chè mi so’ depresso enormemente. E’ uno specchio dell’ Italia e degli italiani? Si, altrimenti la dura legge dell’ ascolto li avrebbe fatti chiudere, quindi la realtà, o meglio la gran parte dei nostri concittadini sono o sarebbero volentieri così, e si precipiterebbero anche solo a far da spettatori a qualcuna di queste pucchiaccate. E quinidi disgrazia e tristezza? Nooo, perchè m’ he venuto da pensare a quanto era bella e diversa la gente che stava a roma alla manifestazione per la pace, o quelli che vengono ai nostri concerti, o quelli che stanno tutti sciagurati a fumarsi canne in un centro sociale. Per tutti ho sempre avuto un qualcosa da ridire, la mia avversione alle droghe leggere per esempio è leggendaria tra gli amici miei e i musicisti che mi conoscono, che ne so: chi era troppo disubbidiente, chi fa i girotondi troppo modello Capvi di sinistva, chi è parolaio chi è troppo buonista chi fa volontariato perchè l’ ha lasciato la ragazza , ma bisogna dire che siamo veramente tutti persone normali, meravigliosamente normali, rispetto a ‘sti poveri cristi che la televisione ci impone, morti prima ancora di essere vissuti. Compagne e compagni sursum cordae! Pure se la rivoluzione non ce la facciamo a farla almeno siamo belli e tosti.

La vera arma di distruzione di massa

Ho avuto la disgrazia di sentire in televisione 'na tipa che sostiene 'e cantà 'o jazz. Cantava chella canzone tristissima che va di moda tra il jazzista italiano, estate. Ma tutta stonata, 'na vocella che sembrava 'na zucculella, faceva più pietà ca' schifo. Ho pensato se pigliassimo sta Amalia Grè e la catapultassimo alla casa bianca, a Bush ce putesse venì nu' colpo e tutto si mettesse al posto suo...

Il berzagliere

Bersagliere vol dì colpì il bersaglio. 'Sti berzaglieri addò coglie coglie, e pigliano femmene e piccirille, comme killer di stato so' propeto 'na ciofeca. Ma si sa, se n' italiano uccide è per troppo buon cuore, simme tutti figlie 'e mamma...

Ma guarda un po'...

Visto? Per fare previsioni politiche in Italia non ci vuole molto. L' attentato è arrivato.

Mooolto importante

Chiedo in ginocchio a tutti quelli che mi hanno inserito nelle loro mailing list di rimuovermi. Oramai c' ho una casella di posta perennemente intasata da annunci di concerti a Belluno, mostre a Siracusa, assemblee a Conoglio Monzese e cene sociali a Matera. Vi prego di scrivermi direttamente a danielesepe@libero.it solo quando almeno succede qualcosa dalle parti di napoli. Anche perchè spesso compagni che mi vogliono scrivere personalmente trovano la casella già intasata di tutto un po'...vi ringrazio. Visto che ci sono pensavo di mettere un blog sul sito, così vi parlate fra di voi, e se c' è qualche compagno che mi sa consigliare su come fare lo ringrazio.

Daniele

Ma Fassino ci fa o ci è?

Bellissima manifestazione. Anarchici e suorine che camminavano fianco a fianco. Persone che non hanno nessuna opinione in comune marciavano insieme pacificamente, accomunati da un semplice obbiettivo : fuori, SUBITO, i soldati italiani dall' Iraq. In questa semplice e trasparente manifestazione, che ha messo insieme una marea di gente, come una specie di falange romana, ha cercato di inserirsi un gruppo di dirigenti DS protetti dal loro famoso servizio d' ordine. Non hanno fatto bella figura. Sconfitti politicamente due giorni prima con il fallimento della manifestazione insieme al polo, hanno "militarmente" dovuto fare marcia indietro anche sabato. E allora poichè brucia scoprirsi dei fessi come politici, e degli incapaci come "manifestanti", ecco che si sono scatenati in una canea verbale, il poliziotto Violante in prima fila come sempre, addirittura contro i loro più vicini alleati: Pecoraro Scanio e Diliberto come "il grande vecchio" di infausta memoria. Ma che fantasia scatenata..... Poichè fessi non siamo non ci crediamo manco un attimo. I dirigenti DS hanno il terrore che il loro demente appiattimento sulle posizioni del polo gli tolga un bel po di voti alle prossime elezioni. Tutti a favore di chi gli sta a sinistra, e allora via con delle puttanate inverosimili. E via a dare l' occasione a tutta la destra di criminalizzare il movimento e lanciare un paracadute bucato a questo genio della politica che è il segretario DS. E lui come un bambino a cui hanno tolto il pallone fa parlare tutti il giorno dopo, Violante, Veltroni, Bertinotti, Casini, Bondi, Pisanu, ma lui non parla, il bimbino non lascia dichiarazioni. Si è offeso e dispiaciuto. Lui s'aspettava mazzi di fiori e bacetti incoraggianti. D' Alema che non è fesso s' è defilato alla grande, sia giovedì che sabato. Ma dove l' hanno trovato un segretario così? A me dispiace per tutti 'sti compagni dei DS, che sappiamo bene che sono tutti, TUTTI, contro la guerra e contro tutta la politica bellicista di USA ed alleati, ed ogni volta si ritrovano a fare i conti con dei dirigenti che ignorano le loro aspettative e di cui hanno giustamente spesso, pubblicamente, vergogna. Dei dirigenti sempre più a destra di loro, delle loro storie personali, e dei loro ideali. Allora mi chiedo, se è giusto lasciare i nostri soldati in Iraq per garantire la svolta democratica di quel paese, perchè non invadiamo la segreteria dei DS per riportare la democrazia in quel partito?

I Lama stanno in Tibet

Qualche acuto giornalista e politico paragona l' episodio di sabato a quello della cacciata di Lama dall' università di Roma nel '77. Violante poi minacciosamente mette in collegamento quell' episodio con la nascita del terrorismo in Italia. Bugiardo. 1) In Italia la lotta armata esisteva già dai tempi di Volante Rossa e le BR, i Nap, erano attivi già da moltissimi anni, e col movimento non ci azzeccavano niente.2) Per chi non ha avuto la fortuna di vivere quegli anni voglio ricordare che il tentativo della CGIL era solo quello di mettere il"cappello" sul movimento studentesco e ridare un egemonia politica al PCI nell' università. Egemonia che aveva perso con la suicida teoria del compromesso storico.3) Vogliamo ricordare a Violante che un bel po' del primo nucleo delle BR veniva fuori proprio dal suo partito? Per noi, per gli altri, erano gli anni di Bifo, di Pazienza, del movimento Totoista, del divorzio e dell' aborto e di tutte le battaglie che valeva la pena di combattere, come quella contro le centrali nucleari. Erano gli anni in cui un salario di un operaio valeva il 30% in più di quanto valga oggi. E tutto questo conquistato e difeso con la lotta, spesso contro i vertici di PCI e sindacati. Allora se Violante dice queste stronzate bisogna chiedersi il perchè. Essendo lui secondo solo a Cossiga nella buona conoscenza e frequentazione di servizi etc. ci dobbiamo aspettare una improvvisa e sospetta ripresa del terrorismo nazionale? Giusto per dimostrare un altra volta l' equazione che chi dissente è un potenziale terrorista e va zittito? Mi fa più paura lui che La Russa, e qualche pensierino in testa me l' ha messo...

 

Questione personale

All' att.ne di Zanchi e il signor Dal Molin. A Mantova non sono andato. Ma a Roma si. E di colleghi miei che da galantuomini si erano precipitati al loro controfestival non ne ho incontrato manco uno...

All' attacco prodi fanti

sul Manifesto di oggi (12 marzo) sono pubblicate un po di indignate reazioni alla mia lettera sul controfestival di Mantova, ve ne riporto due...e commento su queste pagine visto che non mi va di intasare la rubrica delle lettere de " il manifesto" pe' ste stronzate. Se qualcuno lo volesse fa' al posto mio sarò grato. E se no, co' sti chiari di luna, c' è altro a cui pensare...

Per Daniele Sepe
A Mantova abbiamo ascoltato anche della bella musica. Se avessimo potuto applaudire anche Ivan Della Mea saremmo stati più contenti, se fosse venuto Daniele Sepe avremmo ascoltato anche lui assieme agli altri. Ma lui non c‚era per una questione di soldi. Bene, punto. Supposto che tutta l'Italia di sinisra se lo fosse chiesto, ora sa darsene una ragione: 2000 euro per cantare tre canzoni sono pochi.
Sarà che questo è un paese del cazzo, come sostiene ˆ con evidente impoliticità ˆ il cantautore napoletano, o non sarà che questi „puri per eccesso ˆ come cantava la Marini ˆ sono un po' troppo coccolati anche dalle etichette e dai circuiti alternativi?
Poi su Mantova, e sulla sua impostazione cultural-organizzativa, si possono dire tante cose; si possono criticare con buonissime ragioni tanto l'ingenuità di Dalla Chiesa che la verbosità della Ravera , ma la Palombelli che c' entra? Sembra a Sepe che Travaglio e la Guzzanti (per esempio) siano portatori di una cultura di sinistra più radicale?
Dal' impoliticità si può guarire, dalla megalomania ("se vado indietro io, va indietro pure Questo paese") forse no.
Mauro Dal Molin, Torino

caro Dal Molin, i conti li ho fatti già e te li ho scritti: 2000 euro per otto persone (tanti ne siamo) per andare e tornare da napoli a mantova e pagare l' Enpals, che noi lo paghiamo, non bastano. E in ogni caso essendo questo il nostro mestiere ci piace pure guadagnarci, essendo che non siamo di nobile schiatta come gli artisti da te "coccolati"...ma vorrei essere risposto sulla questione posta: che bisogno c' era di chiamare Zanicchi e Sgarbi? Un po' di scandalo aiuta l' auditel? Dal Molin io po' nun so cantatutore, faccio 'o musicista.

Daniele Sepe non ha accettato di suonare a Mantova, afferma, perché i
soldi offerti erano pochi. Punto e basta. Se fossero stati di più, par di capire,
Sepe avrebbe suonato a Mantova. Quindi non si capisce cosa c'entrino le
sue considerazioni successive sulla Zanicchi e gli altri che avrebbero reso
Mantova un evento disdicevole. Tanto più che ha detto no prima ancora che si
sapesse che ci sarebbero stati Zanicchi e Sgarbi, che peraltro non hanno
cantato.O Sepe non è venuto per i soldi, o non è venuto per non incontrare
di notte al buio la Zanicchi, si decida. Decine, anzi centinaia di artisti
sono venuti a Mantova per il solo rimborso spese, perché soldi non cen'erano, per la
sola voglia di esserci. E oggi, ci risulta, raccontano in giro di essere
stati a Mantova, di essere felici di averlo fatto, di volerci tornare.Qualcuno di
loro, dopo aver partecipato al nostro Festival, ha rinunciato anche al
rimborso spese. Sepe a Mantova non c'è stato, per una legittima sceltapersonale che poteva
benissimo tenersi per sé. Invece ha voluto spiegare a tutti perché non èvenuto a
Mantova, forse nel dubbio che qualcuno si chiedesse come mai, con tanta
gente che c'è stata e che è felice di esserci andata, Sepe non era a
Mantova. Peccato: fra l'altro avremmo potuto offrire anche a lui unpiattodi tortelli (non la pizza, e scusate se è poco).
Se vuole venire a Mantova l'anno prossimo, sa dove trovarci. Se vuole capire
perché non è disdicevole venirci, legga quello che hanno scritto, su
Rinascita, i Modena City Ramblers e Gaetano Liguori. O chieda a quelgentiluomo di Fausto Cigliano.
Quanto ai "mammasantissima", persino Sepe sa che abitano altrove. Se non lo
sa, chieda a Pippo Pollina, che a Mantova ci è venuto.

Fabio Zanchi
uno degli organizzatori
del Mantovamusicafestival

Zanchi invece risponde. Dice che non è disdicevole invitare la Zanicchi e Sgarbi. Allora è recidivo! Mo glie lo ripeto: la Zanicchi ha dichiararto urbi et orbi che avere degli amici mafiosi per un artista è normale. A Zanchi gli devo ricordare chi era lo stalliere di Arcore? Ma se allora tutto va ben per lui, che quella è gente rispettabile (gentiluomini e gentidonne...) a me che so cafone che m' ha chiamato a fa'? Se mi danno i soldi, vorrei aggiungere, e tanti, vado a suonare quasi dovunque. Così come nella mia carriera ho suonato INFINITE volte gratis quando ne valeva la pena. Mantova non rientrava in questa categoria. Il mammasantissima Zanchi sa bene chi è, ma fa finta 'e nun capì. Riguardo a Pollina, Cigliano e tutti gli altri,con tutto il rispetto, sono sicuro che sarebbero corsi pure da Tony Renis se glie ne davano la possibilità. Tutta questa vicenda ha una sua magica simmetria con le vicende politiche di questi giorni. Pensate a quei cialtroni che non fanno nulla per fermare una aggressione vergognosa all' Iraq poi allegramente pretendono di marciare con la bandierina della pace in mano. Non solo la coerenza non è più una qualità di questo paese, ma è pure considerata mera coglionaggine. Come nei magici anni di Craxi e Pomicino...

Ma secondo voi ho fatto bene?

Mi hanno invitato a Mantova. Al controfestival. Mi ha chiamato un mammasantissima della musica italiana e mi ha detto di andare. Fugo subito i dubbi di troppo snobismo, la questione è stata economica: offrivano 2000 euro. Fatti i conti, 350 il furgone, 300 le spese, 400 di enpals e 70 di commercialista ci rimaneva da dividere i soldi per la pizza. Considerato che Auli c' ha due figli, Enrico uno, e tutti noi c' abbiamo n' età, ho detto che non era cosa. E poi mica andavamo a suonare per i palestinesi. Ma poi lo scrupolo per l' occasione persa (ci sarà 'a televisione, 'e giurnale, l' esposizione...) m' he passato. Ho visto gli invitati e m' è venuto la certezza che ormai vivo in una realtà impossibile. Iva Zanicchi, Vittorio Sgarbi, Luca Carboni, Elio e le storie tese, forse Anna Oxa e Antonella Ruggiero. Tutti bravissimi, ma gente che a Sanremo c' ha fatto i soldi e la presenza. Gli amici miei, Tesi, E' Zezi, Della Mea mi hanno chiamato e, pure loro invitati, hanno discusso su cosa fare. Io e Della Mea, sarà per la "paposcia", abbiamo scelto di rinunciare. Ma se la Zanicchi dice a La7 che dopo tutto è normale per un cantante di successo che va a cantare in america cenare con un mafioso non è che Nando Dalla Chiesa ha fallito in qualche cosa? O sono io che sono ancora, a 43 anni, un pò ingenuo? Sarò coglione, ma mi sento meglio a rimanere alla Taverna del cavaliere a suonare il giovedì tra panini e patatine. Certo è che la situazione è difficile. Io ho fatto una bella lunga e formativa gavetta. Non mi spaventa la prospettiva di tornare a lavorare in un negozio di musica come commesso o di andare a suonare col cantante di turno, o se il tempo è buono insieme al buon Ferrante per strada a fare tarantelle col cappello. Ma se vado indietro io è un pò perchè va indietro pure 'sto paese del cazzo. Sopratutto la sinistra di 'sto paese del cazzo.

 

E' in arrivo...

E' carnevale

Fosse stato tutto uno scherzo? tutto un sogno? Fosse che fosse che non era vero niente?

LETTERA
A un perseguitato
DANIEL PENNAC

Caro Cesare Battisti, non la conosco, non l'ho mai letta e certamente non l'avrei seguita nella sua giovanile partecipazione alla lotta armata. Questo mi lascia tanto più libero di dirle la vergogna che provo per ciò che il mio governo le sta facendo e che, attraverso di lei, minaccia, probabilmente altri rifugiati italiani.
Il 10 luglio 1880, nove anni appena dopo la Comune di Parigi (insurrezione che fece più di 30.000 morti!), i condannati vennero graziati e amnistiati. Siamo nel 2004, i fatti che le vengono imputati (i più gravi dei quali non sono stati provati), risalgono a quasi trent'anni fa, e lei è di nuovo gettato in prigione, tradito dal paese (che le aveva garantito asilo), e consegnato a quello che le rifiuta il perdono.
Come spiegare alle giovani generazioni una tale regressione del costume politico? E come far capire a coloro che ci governano, che agendo in tal modo essi creano il clima di disperazione che ha spinto alla lotta armata l'adolescente che lei era negli anni `70?
Certo, i ministri passano e il sostegno che molti le stanno dimostrando durerà più a lungo dei nostri rispettivi governi; ma è una magra consolazione, se pensiamo a quale società può nascere da comportamenti in cui si può tradire la parola data da un capo di stato, e in cui la giustizia si apparenta alla vendetta - se non viene addirittura imbavagliata. Naturalmente, spero con tutto il cuore di sbagliarmi e che il mio governo, sensibile agli argomenti che gli sono stati presentati, resterà fedele alla garanzia di protezione che le è stata data.
Coraggio dunque, sperando di vederla presto, libero.

da "Il Manifesto" del 22/02/04

Dalla Svezia con furore 2

Cari giovani vi rinnovo l' invito: andate sul sito di atmo (www.atmo.se) e accattateve il dvd di "Surplus", non ve ne troverete pentiti e se no vi piace me lo portate ai concerti e ve lo rimborso. A parola.

Cambiate l' acqua all' ulivo

Uè i senatori dell' ulivo in grande maggioranza non hanno votato contro l' intervento italiano in Iraq. Ma perchè li sopportiamo quando vengono alle manifestazioni per la pace? Perchè ci vengono, questo è sicuro. Gli scateniamo na guerra e pacchere preventive 'nfaccia? Se li meritano, lo sanno e non reagiranno.

Forza Jannuzzi!

Sarà pure senatore di forza Italia, ma ha rivendicato il diritto del popolo italiano di insorgere contro il tentativo di Segni nel '64 di costringere Moro a fare un governo con i fascisti. Roba da pazzi, contro quel nazista di Ferrara e quei borghesi di merda della Palombelli, Mieli e quel Segni "figlio di..." (e tanto amato dalla sinistra italiana) il senatore Jannuzzi glie le ha dette e glie le ha date!!! Bravo Jannù, si forte.

Dalla Svezia con furore

Al congresso su Malatesta a Napoli ho avuto la fortuna di assistere alla proiezione di un film-documentario strepitoso di un regista italo-svedese, Erik Gardini. Si chiama "Surplus" ed è una cosa incredibile. Lo potete ordinare o vederne degli spezzoni a questo indirizzo:

http://www.atmo.se/

Dal Giappone con furore

Che avevo degli ammiratori in giappone lo sapevo, che arrivassero a clonarmi i cd e stamparseli no...ma mica m' incazzo, dopo tutto mi diverte...

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Truffe

Sto preparando il secondo volume di Truffe & other sturiellett', uscirà per polosud. Stavolta non riesco a farvelo avere a 8 euro, ma spero che non ce l' abbiate con me. In compenso non viene male 'o cd...

Bassoliniana

Gigi D' Alessio, che si presentò con forza italia alle europee scorse, è testimonial di non so quale cosa per la regione campania e sta a bracceto col Bassolino. Uà che fine e 'mmerda pe' tutti e ddue...

Napoli a fuoco

Ogni 17 gennaio si rinnova in tutto il sud la tradizione del fucarazzo. Si accendono enormi fuochi in omaggio a Proteo che rubò il fuoco per regalarlo agli uomini, nel frattempo Proteo si è trasformato in San Antonio ma i napoletani non ci fanno caso e continuano a fare sta cosa da secoli. Il comune di napoli nella sua infinita perspicacia ha vietato 'sta cosa e quest' anno hano mandato i pompieri che sono stati accolti a pietrate e mazze di legno. Da unaltra parte avrebbero fatto in maniera di non far parcheggiare auto nelle piazze dove si fa il fucarone e ne avrebbero fatto una cosa importante. Si accende il fuoco e si ballano tammurriate tutta la notte, mica male. Ma al comune di napoli pensano che l' arte è solo Kounellis e Paladino, roba da veri intenditori (con reddito galattico).

Craxiana

Il presidente del senato Pera (se la facesse una...) va in pellegrinaggio sulla tomba di Craxi. Dall' ulivo nessuno commenta, tanto meno i Ds. E poi Fassino l' ha pure scritto nel suo libricino che preferiva Craxi a Berliguer...

 

ATTENZIONE!!!

Una nostra amica ha bisogno di sangue RH zero negativo. Se qualcuno nella zona di Napoli può donarlo può mettersi in contatto con me o telefonare a Roberta: 347 7541767. Grazie

Napoli - Piazza Plebiscito - capodanno 2004

Lavorare Stanca

Lavorare Stanca è in classifica (nel Jazz!!!) alle feltrinelli. Meno male...

Quando non si tiene a che penzà...

Quella che segue è una lettera giunta a World Music dopo la pubblicazione di una intervista da me medesimo effettuata a 'E Zezi e successiva replica. Ma quello che mi chiedo è: ma si uno se guarda nu telegiornale nun ce vene a penzà ca ce sta coccosa e cchiù 'mportante pe s' applicà?

'A lettera

Lettera aperta alla redazione e ai lettori di World Music
Vorrei esprimere il mio disagio e la mia indignazione per la desolante intervista di Daniele Sepe ad Angelo De Falco (‘o prufessore) contenuta nel numero di WM di luglio/ agosto 2003. Da due personaggi che da decenni si trastullano con la musica e la cultura popolare ci si sarebbe davvero aspettati qualche riflessione un po’ più decente. Il problema centrale per chi opera dentro o attorno alla musica e alla cultura popolare è infatti quello di trasmetterne un’immagine il più possibile coerente, che ne mostri il carattere alternativo alla cultura egemone e alla musica di consumo, la forza espressiva e il suo senso per chi ad esse si avvicina alla ricerca di qualcosa che evidentemente manca alla società in cui viviamo. Se per ogni operatore la mediazione con i codici della cultura di massa è inevitabile, chi lavora con coscienza e consapevolezza su queste tematiche non può esimersi da un problema centrale: quello di non tradire, nello sforzo della mediazione, la ‘natura’ della cultura tradizionale, mostrandone un’immagine che nulla ne restituisce del senso e della logica che essa possiede.
Trascurando le considerazioni ‘etnomusicologiche’ di ‘o professore contenute nella prima pagina, il cui tono superficiale ed approssimativo appare evidente anche al lettore più inesperto, vorrei soffermarmi su un paio degli argomenti trattati, per esempio sulle assurdità dette a proposito della danza popolare, che dimostrano una totale incompetenza in materia.
Che gli stili della danza popolare campana siano in totale disfacimento a causa di una sempre più pervasiva omologazione è cosa nota, ma questo non può autorizzare a deliranti affermazioni sulla danza stessa: la cosiddetta ‘votata’, infatti, altro non è che una chiusura ritmica ‘in battere’ condotta sul tamburo per concludere un ciclo coreutico ed iniziarne un altro; essa è dunque semplicemente parte della forma della danza e nulla ha a che fare con la “repressione marcusiana” di cui parla ‘o professore; Marcuse, infatti, avrebbe semmai parlato di ‘desublimazione repressiva’ (si veda ad esempio “L’uomo a una dimensione”), a indicare un erotismo svuotato e utilizzato in maniera consumistica, che mi sembra più o meno il senso che le affermazioni di Sepe e di ‘o professore vogliono comunicare (ma, a proposito, ‘prufessore’ de che, direbbero a Roma?).
A proposito del tarantismo, poi, troviamo un’altra ‘perla’: quello che Sepe non sa, infatti, è che la riduzione del tarantismo a malattia (e quindi la sua ‘medicalizzazione’ e la conseguente ‘soluzione’ del problema a base di psicofarmaci e simili) è un effetto dello ‘sguardo’ esterno delle classi egemoni e dell’inserimento del fenomeno nelle logiche deterministiche della modernità. Per il mondo popolare, invece, il tarantismo era una strategia mitico-riuale tesa a recuperare all’interno della comunità, tramite l’attivazione di una complessa rete di segni, soggetti ‘liminali’ (cioè con particolari disfunzioni del loro vissuto nei confronti dell’ordine simbolico della comunità stessa) che altrimenti sarebbero stati destinati a restare fuori della collettività (il che nelle società tradizionali è pressoché impossibile). Ai tarantati e alle tarantate veniva dunque assegnato un ‘ruolo’, analogo a quello di altre figure della società tradizionale meridionale (‘femminelli’, guaritori, ‘asssistiti’, ecc.) e quindi un’identità pubblica. Nel momento rituale, l’esternazione della loro condizione era un momento di ‘verifica’ simbolica dei vincoli e delle norme della comunità, prevalentemente legate alla sfera del corpo e del suo travaglio nei momenti salienti della vita del soggetto (parto, vita sessuale, agonia e morte). Non è stata dunque la sanità pubblica a far estinguere il tarantismo, ma la trasformazione stessa della società, la progressiva erosione dei codici comunitari arcaici e la accresciuta possibilità di autodeterminazione del soggetto stesso in merito alla propria vita personale (per cui, per semplificare al massimo, una donna non sposata può oggi tranquillamente vivere da ‘single’ mentre all’epoca sarebbe ‘diventata’ tarantata).
Il tutto, insomma, ad accreditare la visione di un mondo popolare che non ha regole, una ‘natura’ che si oppone alla ‘cultura’ (che però ha i suoi vantaggi), quando è vero, invece, esattamente il contrario: non esiste regolamentazione più solida e compatta di quella che regge le società tradizionali, e la differenza con le culture ‘non tradizionali’ è semplicemente nel tipo di regole e nelle modalità della loro trasmissione.
Ma quello che più irrita, in tutta l’intervista, è il tono, il modo stesso della comunicazione. Napoli, infatti, oltre ad una storia fatta di dominazioni straniere, catastrofi naturali, malgoverno e camorra, ha da sempre dovuto sopportareanche quel particolare atteggiamento di alcuni dei suoi abitanti che consiste nel volersi rendere a tutti i costi ‘simpatici’ agli occhi dei non napoletani. Questa particolare attitudine, che di solito si esprime con lo stereotipo ‘pizza, sole e mandolino’, può però declinarsi ai nostri giorni in una variante più insidiosa, ambigua ed imbarazzante: quella di ‘rovesciare’ i vizi tradizionalmente attribuiti ai napoletani (pigrizia, strafottenza, furbizia, ecc.) in orgogliosa affermazione di identità. Ed ecco dunque i nostri due ‘napolesi’ (come li avrebbe definiti, per distinguerli dagli autentici napoletani, il compianto Sergio Bruni, che proprio ‘simpaticissimo’ non era) inanellare una incredibile serie di affermazioni, tese a rivendicare quanto sopra detto: ‘che ce ne fotte’, (continuamente ripetuto), ‘dopo sette appuntamenti andati a vuoto’ (un paio sarebbero stati più credibili), a ‘capa ‘e merda’ degli interessati (sic!), un registratore ovviamente dimenticato e poi recuperato quasi per caso, la finta presa di distanza dal mercato smentita poche righe dopo con la storia dei Sopranos (‘di marketing nun capimmo proprio ‘nu cacchio’, per cui si parla di tutto meno che del disco, della serie “mi si nota di più se non vengo o se vengo e mi metto da parte?”), che ad un’attenta lettura si rivelano una penosa e stucchevole maschera degna di certe trasmissioni televisive su Napoli che ancora imperversano sui teleschermi. Il tutto impastato in una ridicola trascrizione in dialetto di quasi tutta l’intervista (e sì, perché è noto che i napoletani non sanno che parlare in dialetto).
Meno male che Raffaele La Capria, nel suo romanzo “Ferito a morte”, fa dire ad un suo personaggio “questa è una città troppo piena di simpaticoni: io la gente troppo simpatica non la posso sopportare”. Scusateci ed abbiate fede, per fortuna i napoletani non sono tutti così.
Giovanni Vacca

'A replica

Stavolta ci vediamo alla pizzeria “Vecchia Napoli”, ovviamente dopo tre tentativi andati a vuoto ca tenimmo che fa (e senza registratori di fortuna).
Pietro Carfi ci ha inviato una e-mail di apprezzamenti per la nostra intervista su W.M.M. (n. 61, luglio-agosto 2003, ndr) e girato la lettera di un raffinato lettore alquanto disgustato dal tono volgaruccio, e dai contenuti scialbi, della nostra beffarda chiacchierata da “l’arabo”. Un lettore leggermente delicato di stomaco, che, era ora, può dirci comme stanno overamente ‘e cose, rimettere a posto ‘o munno, e bacchettarci come meritiamo, poveri trasgressori e gnuranti, per leso canto popolare. Finalmente, conveniamo, siamo messi al corrente di cosa facciamo, dove viviamo, chi siamo, dove andiamo (mago Mariano, mmeriuso, se sta magnanno ‘o fegato…).
Ci accompagnano un po’ di amici simpatici: Luciano Russo di Contrabbanda (gli converrà cambiare nome al gruppo?), Jenz il liutaio, Carla ‘a ballerina dell’intervista, Patrizio Esposito (che ha curato, come altre volte, la grafica del disco), Michele e, ovviamente, Paolo e Don Benito della pizzeria.
Angelo ‘o professore (scenografo e professore di educazione artistica alle scuole medie per trent’anni, certo nun è antropologo ma sempre professore è…) ha portato un modellino dei “Gigli di Brusciano” alto più di un metro e ottanta. Un presente.
Si comincia a parlà dei gigli… chi ha suonato quest’anno… e quale paranza è stata meglio ‘e ll’ata… ca so’ succiese ‘e mazzate comme a Barra… quanto so’ alti… a Brusciano nun so’ comme quelli di Nola… Anche Luciano la sa lunga: cu tutt’e dduie se putesse fa’ matina.
Il tempo passa, le pizze fritte e i calzoni ci rinfrancano. E del lettore Vacca, “piscitiello ‘e cannuccia” (pesciolino facile da prendere all’amo), si perde il ricordo (non dopo esserci devotamente inchinati alla leggiadra prosa da guardia giurata del lettore, tutore in divisa della autentica e certificata, tutti in piedi pe’ piacere, “Cultura Popolare”).
P.S. Un solo dubbio permane: è un caso di omonimia o chisto è propeto il Vacca autore di un volumetto sulla storia dei Zezi (all’epoca testimoni superbi della tradizione e del rinnovamento)? E che ancora non ha restituito mezzo archivio del Gruppo Operaio (all’epoca trattati assai meglio di mo’ e devotamente tallonati minuto per minuto: facimmelo ampresso ampresso chistu libro!)? Ovvero quello che successivamente ha addomesticato e plastificato i testi del Gruppo Operaio a uso e consumo di ’E Cloni napoletani assunti all’estero? (come siamo cattivi). Pare che noi, nell’intervista, non abbiamo parlato del disco, sfrennesianno e confondendo, a ogni passo, “’o stipo pe’ Don Rafele” (incapaci di capire le differenze tra un armadio e una persona). Ma, al di la’ delle parole e dell’ironia (ce piace ’e pazzià), il cd del gruppo di Pomigliano e’ sotto gli occhi (e le orecchie) di chi lo ha comprato o ascoltato. Così il lavoro realizzato a Capri con il contributo del nostro offeso lettore e pubblicato da Real Word. Allora, forse, possono essere gli ascoltatori a dare un giudizio sulla “natura” dei due dischi, ci piacerebbe molto sapere cosa ne pensano. Noi, se scriviamo o parliamo, facciamo solo guai (complice il vino del vesuvio).
E po’, ci chiediamo sconvolti, pecché Vacca ce l’ave tanto cu ‘e napolesi: di dov’è? È meneghino? Bossian – Calderolese? È issoo nun è isso il terribilo “Rimasticatore”? (si parlerà un pochettino di me si scrivo una lettera longa e saputa su comme s’abballa e comme se campa o se minaccio di gettarmi dal cornicione, primo piano possibilmente, del Municipio a Napoli…? Si me stongo zitto o si m’appoia a Sergio Bruni? O me cunviene Raffaele La Capria…?). Ahi, ahi… che lapsusso freudiano, direbbo un esperto, nominare La Capria. Deve essere vero: nell’isoletta La Pomigliano mica si campicchia così bene come all’ombra dei faraglioni…
Totò e Peppino alias Tom & Jerry alias Stanlio & Ollio alias Gianni & Pinotto alias Daniele Sepe & Angelo De Falco E Zezi G. O.

Aveva ragione Vico
Il mondo occidentale pretende di esportare la mistica idea di "democrazia" nella stessa maniera in cui nei secoli scorsi pretese di esportare la mistica idea di "cristianità". Col ferro e col fuoco. Di qua la civiltà di la selvaggi senza anima. Così come le gerarchie ecclesiastiche e le sue maestà di allora erano quanto di più lontano da "la cristianità" così oggi le potenze occidentali tutto conoscono meno che "la democrazia", acominciare dall' economia (redistribuzione della ricchezza) per finire con l' informazione. E quindi mica si può riconoscere ai selvaggi il diritto a rifiutare con le armi la nostra fantastica offerta...

da "Il Manifesto"
BAGNOLI
Pericolo scampato

Non è una cattiva notizia, ma una brutta figura sì. Ad Ernesto Bertarelli, signore della coppa, Napoli aveva offerto tutto. A partire da quello che ha di più prezioso: il futuro di Bagnoli. Da dieci anni la prima scommessa della città. La scelta più coraggiosa della prima amministrazione Bassolino. Quando apparve, il piano dell'assessore De Lucia sembrò quasi troppo bello per essere vero. Il verde del parco e delle produzioni «immateriali» al posto della grande fabbrica dismessa. L'immaginazione al potere. Tre giunte e due sindaci dopo, quel piano era ormai al passaggio finale. Al prezzo di scontri politici di prim'ordine, lacerazioni e alleanze, mediazioni e pesanti compromessi, crisi sfiorate e consumate. Insomma il famoso «dibattito». Esempio rarissimo di scelta urbanistica democratica, con il gradevole corredo della proprietà pubblica dei suoli. Poi la chance della coppa America. E a sorpresa l'immediata disponibilità collettiva, sindaco ed ex sindaco in testa, a discutere tutto daccapo. Pur di partecipare alle selezioni di capitan Bertarelli, Napoli rinunciava alle sue scelte. Consegnandosi ad una procedura d'urgenza. Finito il tempo delle discussioni pubbliche, ecco i giorni convulsi dei commissari, delle deleghe, dei poteri straordinari. Con la città pronta a regalare le chiavi del futuro di Bagnoli allo studio privato di Maria Elisabetta Persico, architetto con l'unica credenziale di essere in buoni rapporti con gli svizzeri di Alinghi.
Il risultato? Piano esecutivo approvato, ma un bel po' di novità previste: un porto da 700 barche al centro di quella che doveva essere la spiaggia pubblica, migliaia di metri cubi di cemento in più per ospitare uomini (e quindi camere d'albergo) e barche (e quindi hangar a più piani), la passeggiata a mare lungo il pontile dell'ex Italsider trasformata in pontile per yacht, un eliporto... Tutto questo per un evento quasi esclusivamente televisivo, che quindi non sposta enormi masse di pubblico pagante. E con una grande incognita ambientale: i suoli inquinati da quasi un secolo di industria pesante da bonificare in tempi strettissimi. Due-tre anni per fare quello che non si è fatto in cinque.
Ma più del cemento contava il vento. Meno male, pericolo scampato. La coppa va a Valencia. E Napoli, promette il sindaco, «mantiene tutto il suo orgoglio». Giusto così. Un po' di provincialismo in meno aiuterà senz'altro.
andrea fabozzi

'A coppa America

E meno male...

Le mie scuse
Ho ricevuto un po di mail di educata protesta al fatto che quando sono sul palco ed inizio a parlare di guerre e affini, lavoro e incidenti sul lavoro o in generale del mondo come va ci metto in generale quattro bestemmie ogni sei parole. Non pensate che il problema non me lo sono posto. C' ho con grande mia gioia un pubblico che va da i 4 ai 94 anni e ho sempre pensato ai genitori che portano i loro bambini ai miei concerti e ai problemi che creavo loro. Ma vengo fuori da un ambientino dove il turpiloquio era di casa e si sa le male erbe attecchiscono forte. E per parlare in modo sincero e naturale mi sembra giusto parlare su di un palco così come parlo seduto al tavolo della trattoria. Ragion per cui accettate le mie scuse ma rassegnatevi ad un Sepe più simile ad uno scaricatore si porto che a un principe del foro. E nu me dispiace...

 

Proiezioni

Ma ci pensate che se vinceva l' ulivo la Palombelli era la first lady?

Basilicata, Cristo si fermò ad Eboli
Niente da dire sulla storia delle scorie che regaleranno per decreto alla Basilicata.Vi invito a sottoscrivere gli appelli che girano in rete

http://www.basilicatanet.it

http://www.noalnucleareinbasilicata.com/noalnucleare.asp

e visto che ci siete firmate pure questo


A "PORTA A PORTA" L'AGGRESSIONE DI LUTTWAK A INFORMATION GUERRILLA E NUOVI
MONDI MEDIA
"PER LA LIBERTA' DI ESSERE PACIFISTI". UN APPELLO CONTRO LA
CRIMINALIZZAZIONE DEL DISSENSO
Siamo scioccati e indignati per la violentissima aggressione subita nel
corso della puntata di "Porta a Porta", del 12 novembre 2003, da parte del
signor Edward Luttwak
(http://www.carmillaonline.com/archives/2003/03/000105.html#000105), verso
il quale ci riserviamo ogni azione legale.
Le sue gravissime accuse al pacifismo e all'informazione non allineata di
sostenere la violenza, basate sul diktat di Bush "o con noi o con i
terroristi" (ventilando anche l'ipotesi di oscuramento dei nostri siti
Nuovimondimedia.it e Informationguerrilla.org), sono un attacco inaudito
alla liberta' di stampa, all'indipendenza dell'informazione, a quella
democrazia che e' nostro orgoglio di popolo e conquista tanto pagata.
Siamo editori e giornalisti indipendenti impegnati quotidianamente per la
liberta' d'espressione, la pace, i diritti umani e civili. Un'attivita'
d'informazione limpida e corretta, che da voce anche alle ragioni della pace
contro la guerra in Iraq, nulla ha a che spartire con nessuna forma di
violenza.
Come liberi cittadini che esercitano un libero diritto, quello di
espressione, denunciamo l'accaduto all'opinione pubblica, invitando a una
forte mobilitazione di protesta, per la liberta' e contro il tentativo
inaccettabile di criminalizzare il dissenso.
Information Guerrilla e Nuovi Mondi Media
Bologna, 13 novembre 2003
Per adesioni: redazione@informationguerrilla.org e info@nuovimondimedia.it

http://www.informationguerrilla.org

"I Carabinieri vogliono il ritiro immediato”
RABBIA ED AMAREZZA PER I COLLEGHI CADUTI IN IRAQ


Dopo americani ed Inglesi, non poteva che toccare ai nostri carabinieri e soldati italiani in Iraq. Ragazzi spinti alle missioni estere da non solo senso umanitario di aiuto a quelle popolazioni, da non solo senso di patriottismo o contributo alla lotta al terrorismo, ma anche e spesso soprattutto per portare a casa qualche soldo in più e vivere una vita con maggiore dignità. Per questo per essere assegnati alle missioni estere, tra i carabinieri vi è una concorrenza spietata a suoni di raccomandazioni.
In termini economici, 6 mesi di missione estera soprattutto in zone belliche, contribuisce a comprarsi almeno metà della tanto agognata casa. La miseria economica, in cui versano tutti i carabinieri, poliziotti e militari Italiani, non può essere sottaciuta, come non può essere sottaciuto il mancato impegno degli attuali Governanti alle tanto evidenziate (solo in campagna elettorale) situazioni migliorative per tutto il comparto sicurezza, in cui i Carabinieri, parte integrante, vivono con regolamenti da prima guerra mondiale e con stipendi da fame.
Non siamo guerrafondai, siamo solidali con quelle popolazioni, ma costretti a combattere una Guerra che NON tutto il popolo Italiano e NON tutto il Parlamento hanno voluto, perché non avallata dall'ONU. I Ns. Carabinieri non sono affatto preparati nè psicologicamente nè professionalmente a combattere una simile guerra civile come quella in Iraq, questo va detto a chiare lettere. Chi ritiene il contrario, per motivi di opportunismo, non dice il vero.
Piangiamo i nostri morti, i nostri colleghi ed assistiamo all'ennesima farsa di lacrime di coccodrillo da parte di chi, una certa responsabilità nell'invio di quel contingente deve pur averla.
L'Unione Nazionale Arma Carabinieri, si stringe attorno alle mogli ed ai figli dei colleghi caduti, ed invita i Governanti ad esaminare seriamente la possibilità di un RITIRO IMMEDIATO dei nostri uomini da tale situazione che potrebbe costare ancora vittime al nostro popolo che ha già fin troppi problemi in Patria."

Il Segretario Generale UNAC
M.llo CC. Antonio SAVINO, Direttore de LA RIVISTA DELL'ARMA

Bandiere

Cazzo ma mo possiamo capire che coraggio ci voleva durante la guerra in Vietnam per bruciare una bandiera su un palco...

Intelligence

Il ministro Pisanu ha disposto l' espulsione del imam di Carmagnola. Invece di assumerlo nei servizi segreti...

Il mondo com' era

il salumiere vende la nutella

il pacifista marcia per la pace

il soldato guida i carrarmati e spara sul nemico

la guerra è una cosa sporca

tutti gli uomini nascono uguali

il mondo com'è

il salumiere spara sul nemico

il pacifista è amico dei terroristi

il soldato regala la nutella

la guerra serve per fare la pace

tutti gli uomini peggiorano

Marco mi ha mandato questo

La vergogna
LUIGI PINTOR
La guerra sarà lunga, siamo solo all'inizio. Se lo dicono loro possiamo crederci anche se prima
dicevano il contrario. Tradotto in pratica, vuol dire che la strage al mercato di Baghdad è solo un
inizio. Non è un effetto collaterale della guerra, è il suo cuore. Questi morti li conosciamo, di altri in
altre città sentiamo parlare. I massacri, la macelleria, la carneficina prendono il posto che gli spetta.
Siamo solo all'inizio. Sono bombe straniere, anglo-americane, non cannonate di un nemico interno su
un mercato di Sarajevo. Vengono da molto in alto, dalla cima del nostro mondo civile. Se questa è
una guerra di liberazione, cos'è una guerra di aggressione e di conquista? Non era stata presentata
così al mondo e al suo paese da George Bush. Non era una guerra contro una popolazione ma contro
un tiranno e sarebbe stata quasi indolore. Ora anche molti soldati americani, più di cento, muoiono e
moriranno senza saperlo (quelli iracheni uccisi a Najaf sono mille).
Se è solo l'inizio ci si potrebbe ancora fermare prima del massacro finale. Ma l'America, che vive sotto
assedio, non conosce questo scenario e non ne immagina le conseguenze. Crede a quel gelido
coglione del suo ministro della difesa, al vice-presidente che ha in appalto i pozzi iracheni, al
presidente che vuole essere rieletto. E ha la certezza della vittoria. Se si accorgerà prima o poi
d'essere stata ingannata si infurierà ma sarà tardi.
Davvero la vittoria finale, preceduta dalla sporca immagine di questa guerra, porterà in Iraq la
democrazia? Indirete libere elezioni in un paese finalmente pacificato? C'è una probabilità su un
milione che accada qualcosa di simile, ce ne sono molte di più che il vulcano non si spenga. Farete
allora il protettorato anglo-americano che avete progettato dal 1991? O sarà una gestione
pluricoloniale? Farete tutto da soli o userete un altro vassallo locale, com'è stato per voi Saddam?
E' odioso essere profeti di sventura, ma qui non si tratta di essere profeti perché la sventura è sotto
i nostri occhi. Lo è nell'escalation della guerra in atto e tutti i suoi connotati militari e politici
prospettano un quadro delle relazioni internazionali postbelliche sconvolto e sconvolgente. Se siamo
solo all'inizio, chi mal comincia è alla metà dell'opera.
Non ci viene oggi da concludere che la volontà di pace che corre per il mondo è più forte di tutto
questo, anche se lo ripetiamo ogni giorno non come un rituale ma per convinzione. Oggi ci viene da
dire semplicemente che quel che accade è una vergogna dell'umanità.

Ma chi è il nemico?

Di una cosa possiamo essere certi: dall' una e dall' altra parte non troverete mai in prima linea ne Saddam ne Bush, non vedrete ne Rutelli ne Blair col fucile in mano ne tanto meno vedrete Fini o D' Alema con una cintura di esplosivo difendere la sua patria facendosi saltare in aria ( E loro sono i più patrioti di tutti) . Ma tutti questi satolli personaggi come ogni trombone che si rispetti soffiano a più non posso nel fuoco sacro della retorica tricolore. 19 italiani vengono uccisi, lontano dalla loro terra, per essere stati spediti a supporto di un esercito di occupazione, a sostenere la infausta conclusione (?) di una guerra di conquista basata su menzogne spudorate. 19 italiani vengono massacrati per difendere gli interessi sporchi ma redditizi della Texaco di Bush e delle aziende di Rumsfield, e i nostri eroici deputati non sanno fare altro che dire che bisogna continuare a sostenere l' esercito USA. Gli italiani brava gente non esistono, illudono il telespettatore/teleelettore che a noi vogliono bene perchè siamo simpatici. Bossi ha detto che stavamo la per distribuire caramelle. Davvero spiritoso. Sarebbe il caso che i parenti, le mamme, le mogli di quei soldati e carabinieri uccisi in Iraq si facessero sentire, che non si facessero abbagliare da tutto quel luccichio di spade medaglie e telecamere e chiedessero conto del perchè realmente i loro cari erano stati spediti li, senza mandato dell' ONU e senza nessuna richiesta da una quasiasi autorità irachena (sempre che una ce ne sia). Ogni soldato nel 2003 dovrebbe ormai saperlo che il vero nemico marcia alla sua testa.

'O crocifisso2

Josè Clemente Orozco

Gesù distrugge la sua croce - Messico 1923

Coppa America

La Coppa America ho scoperto che l' organizzano in svizzera. Gli svizzeri stanno decidendo come dovrà essere Bagnoli, l' ex-Italsider nel futuro. Il sindaco di Napoli seguito da tutti i "compagnielli di merenda" margheritini e diessini, in rappresentanza ed interesse della parte più nobile e onesta di questa città, i costruttori, non hanno avuto problemi a cambiare il piano urbanistico per favorire una bella valanga di cemento. Ma dice che porterà sviluppo e benessere. Questo lo diceva pure Lauro.

'O crocifisso

Dice Ciampi che è simbolo di italianità. Fassino conferma e non smentisce. Previti cel' ha il crocifisso a casa? Di certo Provenzano c' aveva la cappella privata, col crocifisso. Forse che Ciampi ci vuole dire che loro so veri italiani e buoni cristiani? Gesù Cristo non ne può più...

'O sole mio

Amici e persone che vengono ai miei concerti mi sono testimoni, una volta facevo l' "ambasciatore" di Napoli, dicevo sempre "venite, si sta bene, è cambiata". Mo non lo dico più. Anzi vi dico, andate a Salerno, andate a Lecce, ma a Napoli fatene a meno. Di tutto quello che ha fatto Bassolino nel suo primo mandato non è rimasto niente. Dopo tre anni di amministrazione Jervolino, cioè da dopo che la città è tornata nelle mani della DC e del PSI siamo ripiombati ai magnifici tempi di Lezzi e Scotti. De Mita la comanda ovunque e camorra e guappi del cazzo sono di nuovo padroni della scena. A tutti i livelli i "peggio" hanno rioccupato piazze, vicoli e stanze del comune. Martusciello e Polo della Libertà stano già preparandosi aprendere in consegna il cadavere della città. Il sindaco s' è incazzato ultimamente perchè qualcuno ha detto che s' è perso "lo spirito del '93", ovvero quello che si chiamava rinascimento napoletano e di cui io, Alma, 99 e Bisca facevamo alla fin fine parte, oltre a registi artisti e soprattutto persine normali che avevano ritrovato la diglità di sentirsi cittadini, con doveri e soprattutto diritti. La speculazione edilizia è ripresa alla grande, e non voglio immaginare che cosa accadrà se fano sta coppa America del cacchio a Bagnoli. Statemi a sentire, rischio per rischio andate a Lecce, almeno costa meno...

La Capagira a Mio cognato

Sono un tifoso di La Capagira. L' ho consigliato a tutti per due anni e aspettavo il nuovo film del regista, mi pare che si chiami Piva. Sono andato a vedere Mio cognato pieno di buone vibrazioni, e mi so ritrovato in un filmetto con due attori che si fanno pagare un fottio (il precedente era con perfetti sconosciuti ma con due cuglie così...) con un Rubini sempre bravo e un Lo Cascio sempre inutile, delle musiche che saranno costate un casino (Archi, arpe, clarinetti, chitarre spaghetti western...) e la sensazione che i soldi al cinema fanno proprio male. Viva la miseria e l' autoproduzione, almeno uno conserva un po di dignità.

Palombelli zompa e crolla

Ma la vedete la moglie del Rutellone la sera in compaglia di Ferrara? Lei e quel chierichetto di Sofri rappresenterebbero la parte sinistra dei conduttori? Appunto, la parte "sinistra"...il meglio di se l' ha dato l' altra sera alla presentazione dell' ennesimo libro-documento sui "crimini" commessi dai partigiani durante la resistenza e dopo. La nostra eroina ha detto: "il mio babbo mi disse: Barbara ricordati sempre: L' Italia l' hanno liberata gli americani, non questi banditi!" A parte il giudizio di merito e la considerazione che la stronzaggine è sempre ereditaria, ma gli altri? Inglesi, Francesi, Australiani e poi russi e polacchi non hanno fatto proprio un cazzo nella seconda guerra mondiale? Gli americani si ammazzavano per tutti e gli giocavano a ramino...

 

Fiat Lux

Il nostro splendido corazziere del campidoglio, l' ex direttore di banca Ciampi, a Napoli ha invocato nuove centrali elettriche. Ha detto che le resistenze locali alla costruzione di nuovi impianti vanno ignorate. Io ho fatto canoa per parecchio e so che cosa vuol dire l' imaptto di una centrale elettrica su un fiume e sull' ambiente. Perfettamente in linea con il Berluska e i suoi condoni questo tappetto che mi fa rimpiangere addirittura Cossiga non ha fato un minimo accenno alla possibilità di contenere i consumi di energia o cercare alternative pulite. Una cosa è certa, se non era per questo imbelle personaggio la banda di briganti che sta saccheggiando il paese non avrebbe potuto far nulla.

E il centrosinistra dorme...al buio.

Se ne è andato Sammuchella

Emi Salvador ci ha lasciato, probabilmente scritturato da San Gennaro e San Giuseppe adesso starà già facendo tornare il buonumore a tutti i santi del paradiso. A noi ha lasciato il ricordo di una persona straordinaria.

'Ndo state?

In questa calda e umida estate, arida direi, andare avanti e indietro in furgone oltre che a comportarti roblemi di salute ti mette in condizioni di pensare e pensare, che tanto niente puoi fare. Ma che fine hanno fatto ttutta quella gente che stava in piazza prima dell' inizio della guerra? Mi chiedo, in Iraq la guerra c' è ancora, e una stronza di manifestazione, un concerto, una cosa per il ritiro deglòi americani perchè non si fa? Chi la deve fare? I movimenti, rifondazione? E su sta storia di quello che sta succedendo in Iran questo silenzio vergognoso che è? Che la giornalista che hanno ucciso a calci ci è meno cara di Victor Jara solo perchè non sapeva cantare? Forse è meglio chiarire che quando si parla di fondamentalismo si intende solo una forma arabizzata di FASCISMO, e che c' è poco da stare alla finestra a guardare. E sta finanziaria, e la legge Gasparri...Siamo immobili, non reagiamo più. Siamo vivi?

Fatevi le vacanze

Anche perchè stanno preparando la finanziaria e al ritorno dal mare non vi lasciano manco i soldi per le sigarette...

E meno male che i soldi li fanno loro che sono buoni....

Sul "Manifesto" di qualche giorno fa ho letto un intervista assai istruttiva fatta a Napoli ai "colleghi" Massive Attack. Il passo seguente mi ha colpito assai, per la logica inappuntabile...

Durante l'attacco angloamericano in Iraq vi siete schierati nettamente contro e avete anche appoggiato il movimento no global suonando in diverse occasioni per chiedere la pace, d'altra parte però avete collaborato spesso con le multinazionali vendendo le vostre musiche per spot pubblicitari. Non è una contraddizione?
Io sono un antiwar e nell'ultimo periodo mi sono sempre schierato contro la politica del mio governo. Se riesci a fermarti un istante e guardi la situazione globale, politica, economica e sociale non puoi prendere altra posizione che questa. Se penso a tutto quello che il popolo iracheno ha dovuto sopportare in questi mesi è talmente chiaro che non c'è nulla di positivo nell'intervento angloamericano e niente di democratico in una lunga occupazione straniera. È naturale che siamo diventati i nemici degli irakeni, abbiamo martoriato il Medio Oriente prima con la colonizzazione, poi con le bombe. L'Occidente e in particolare gli Usa hanno sostenuto per lungo tempo il regime di Saddam, gli americani hanno finanziato in tutti i modi il raìs per combattere l'Iran. Ora il cerchio si chiude nel modo più folle. Ecco perché mi sono impegnato contro la guerra. Per quanto riguarda le multinazionali propongo un discorso coerente. Quando sei sicuro di poter realizzare un progetto devi prendere le distanze dalle aspettative della gente nelle tue scelte come musicista. Con i ricavati di quei contratti pubblicitari abbiamo finanziato molte organizzazioni non governative, in particolare la Croce rossa. Credo sia stato giusto impegnarci in questo senso, gli spot sono stati una piccola opportunità per costringere le multinazionali, attraverso noi, a impiegare i soldi in maniera produttiva e sociale. Avrebbero potuto pagare altri gruppi e il ricavato sarebbe volato via, così sono convinto della mia decisione e penso che lo potremo rifare anche nel futuro.

Alla faccia della onestà e dell' umiltà...!

A.A.A.cercasi ( e con urgenza...)

Ho detto mo ci provo...alla veneranda età di anni 43 vorrei tentare di comprare casa. Se qualcuno sa di qualcosa me lo fa sapere? C' ha l' invito per un anno a cena, ma l' avverto che come chef sono peggio di Vissani.

E visto che ci siamo confesso che la mia fida XT500 da segni di squilibrio, dopo 20 anni vuole la pensione. Le ho promesso che comunque non la cedo e non la rottamo, ma se qualcuno sa di una XT o una TT in buone condizioni me lo faccia sapere. Per la barca a vela siamo ancora lontani....

Gianna e Checco

Dice che a Napoli alla conferenza stampa prima del concerto De Gregori abbia detto che Battiato ha fatto bene a suonare al festival di alleanza nazionale. Dice che la Marini ha detto che la canzone popolare non è politica. Dice che il pubblico (un po esiguo) al concerto piangeva tanto sule ballate più politiche. Dice che dopo "il "fischio del vapore" stanno preparamdo il prossimo lavoro che si chiamerà "l' odore dei soldi".

 

La danza della piccola taranta

Se ne è andato Giorgio di Lecce. Aveva scritto un bel libro per le edizioni "sensibili alle foglie", La Danza della piccola taranta. Era un appassionato cultore delle tradizioni delle sue terre e animatore del gruppo "Arakne Mediterranea". Di certo era più che perplesso su quello che combino io con i materiali popolari, ma alla notte della taranta fu la persona più corretta e disponibile nei miei confronti. Penso che se ne è andato un amico...

Un abbraccio agli Arakne

Caldo Referendum

Come prevedibile il quorum per il referendum non fu raggiunto. Non bisogna lasciarsi sorprendere dalla cosa, gli italiani hanno più volte dimostrato di avere una particolare inclinazione al masochismo e al buonsenso. Una volta scelsero di mangiare pesticidi per tutto il resto della loro vita, e più di quello davvero non si può. Insomma questo popolo di naviganti, artisti e imprenditori non ha preso in esame la ricattabilità di una loro figlia neo-assunta. Un futuro palpeggiamento a cui sottostare pena un licenziamento immediato adesso è ancora più possibile, e tutti questi padri-fratelli italioti ne saranno felici perchè dopotutto la mano del padrone non offende...Non lasciamoci abbattere dal risultato, le cose giuste vanno fatte comunque. Auguro solo ai Bolognesi di avere in futuro un sindaco meno machiavellico e sibillino di quel Cofferati che mi convinse a prendere il treno, andare a Roma e rimanere digiuno una giornata per un articolo 18 che adesso sembra per lui sia diventato una cosa poco importante, addirittura contraddicendo il suo vecchio sindacato. Il cinese mi ha ricordato quando eravamo piccoli e c' era sempre il coglione che diceva "il pallone è mio!" e decideva chi doveva giocarci e a che condizioni. Lasciatelo fare il pensionato che forse è meglio per tutti. Per quanto riguarda il popolo diessino c' è da sorprendersi ancora di meno: è da sempre che la disciplina di partito li costringe a fare cose di cui vergognarsi. Sono talmente disciplinati che quando gli ordinarono di vergognarsi di essere comunisti, ossia lorostessi, non opposero alcuna resistenza, anche se oggi tra di loro continuano ad appellarsi compagni, fatto che indica un certo indice di nostalgia. Ma così va la vita, e da una umanità globale che elegge governi che non firmano manco una cosa ovvia come quell' innocuo protocollo di Kioto, una umanità che ha scelto di eliminare primavera e autunno regalandoci l' afa insopportabile di questi giorni, pronta per l' autoestinzione, non bisogna chiedere cose troppo complicate. Lasciategli un televisore e una bottiglia di birra che si accontenterà.

Una brutta notizia

Dino Frisullo non è più. Abbiamo perso un bravo compagno ed un uomo generoso.

Bakunin e Wagner

Sto leggendo un bellissimo libro, Bakunin e gli altri - ed. zeroincondotta, consigliatomi dal traduttore, il compagno Enzo Papa. Sono le corrispondenze tra Bakunin e i suoi contemporanei. Con incredibile sorpresa ho scoperto che Bakunin non solo conosceva Wagner, ma che tutti e due hanno partecipato attivamente alla rivolta di Dresda del 1849, fianco a fianco (Corrisponde al periodo in cui Wagner stava completando l' Olandese volante) Insomma Wagner non è quello che ci hanno raccontato, un destrorso! E a furia di avere l'abitudine al furto a destra rubano ci da tempo pure i musicisti! Se questo non si chiama revisionismo storico...figuriamoci che diventerà il presente tra un centinaio d' anni...

Art. 18

Se da tanto fastidio a governo, confindustria, Cisl-Uil, Rutelli, D'Alema & compagni di merenda io al referendum vado a votare e voto SI, anche solo per rompere il cazzo a loro...

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale di Milano, sezione quarta penale,
composto dai sigg:
dott. Paolo Enrico Carfi' presidente
dott. Enrico Consolandi giudice
dott. Maria Luisa Balzarotti giudice
all'udienza del 29 aprile 2003, ha pronunciato la seguente sentenza:

Visti gli artt. 533, 535 e 521 cpp
dichiara
Acampora Giovanni, Battistella Primarosa, Metta Vittorio, Pacifico Attilio, Previti Cesare, Rovelli Felice e Squillante Renato colpevoli dei delitti rispettivamente loro ascritti
esclusa, con riferimento alla vicenda Lodo Mondadori, la continuazione interna;

riqualificato il fatto contestato a Pacifico, Acampora e Previti, nell'ambito della vicenda Lodo Mondadoricome violazione degli artt. 319 e 321 cp;

unificati nella continuazione i fatti rispettivamente contestati agli imputati

riconosciute ai soli imputati Rovelli e Battistella le circostanze attenuanti generiche equivalenti alla aggravante contestata;

condanna

Battistella Primarosa alla pena di anni quattro mesi sei di reclusione
Acampora Giovanni alla pena di anni cinque mesi sei di reclusione
Rovelli Felice alla pena di anni sei di reclusione
Squillante Renato alla pena di anni otto mesi sei di reclusione
Pacifico Attilio alla pena di anni undici di reclusione
Previti Cesare alla pena di anni undici di reclusione
Metta Vittorio alla pena di anni tredici di reclusione.
Condanna

i detti imputati in solido fra loro al pagamento delle spese processuali.

Visti gli artt. 28 sgg. Cp
dichiara
Battistella e Rovelli interdetti dai pubblici uffici per la durata di anni cinque;
Acampora, Pacifico, Previti, Squillante e Metta perpetuamente interdetti dai pubblici uffici;
Acampora, Pacifico, Previti, Squillante e Metta legalmente interdetti durante l'espiazione della pena ex art. 32 cp;
Battistella, Rovelli, Previti, Pacifico e Acampora incapaci di contrattare con la pubblica amministrazione per una durata pari alla pena inflitta ex art. 32 quater cp;
Pacifico, Previti e Acampora interdetti dall'esercizio della professione di avvocato per la durata di anni cinque;
Visti gli artt. 538 e sgg. Cpp
condanna
gli imputati Battistella, Rovelli, Previti, Pacifico, Squillante e Metta, in solido fra loro, a risarcire alla costituita parte civile IMI - San Paolo il danno cagionato, che si liquida in Euro cinquecentosedicimilioni, oltre alla rifusione delle spese di lite, che si liquidano in Euro 666.894,13 oltre IVA e CPA.

Condanna
gli imputati Previti, Pacifico, Acampora e Metta, in solido fra loro, a risacire alla costituita parte civile CIR il danno cagionato, che si liquida in Euro trecentoottantamilioni, oltre alla rifusione delle spese di lite, che si liquidano in Euro 444.361,03 oltre IVA e CPA.

Condanna
gli imputati Battistella, Rovelli, Previti, Pacifico, Squillante e Metta, in solido fra loro, a risarcire alla costituita parte civile Presidenza del Consiglio il danno cagionato dalla corruzione nella vicenda giudiziaria IMISIR, che si liquida in Euro 1.290.000 oltre alla rifusione delle spese di lite, che si liquidano in Euro 45.000.

Condanna
gli imputati Battistella, Rovelli, Previti, Pacifico, Squillante e Metta, in solido fra loro, a risarcire alla costituita parte civile Ministero della Giustizia il danno cagionato dalla corruzione nella vicenda giudiziaria IMISIR, che si liquida in Euro 1.290.000 oltre alla rifusione delle spese di lite, che si liquidano in Euro 45.000.

Condanna
gli imputati Previti, Pacifico, Acampora e Metta, in solido fra loro, a risarcire alla costituita parte civile Presidenza del Consiglio il danno cagionato dalla corruzione nella vicenda giudiziaria Lodo-Mondadori, che si liquida in Euro 129.000 oltre alla rifusione delle spese di lite, che si liquidano in Euro 32.000.

Condanna
gli imputati Previti, Pacifico, Acampora e Metta in solido fra loro a risarcire alla costituita parte civile Ministero della Giustizia il danno cagionato dalla corruzione nella vicenda giudiziaria Lodo-Mondadori, che si liquida in Euro 129.000 oltre alla rifusione delle spese di lite, che si liquidano in Euro 32.000.

Respinge le domande avanzate dalle parti civili, di condanna degli imputati al pagamento di provvisionale.

Dichiara manifestamente infondata la questione di legittimita' costituzionale sollevata dalla difesa Previti in sede di discussione.

Visto l'art. 530 c. 2 cpp
assolve
Verde Filippo dal reato ascrittogli perche' il fatto non sussiste con riferimento alla sentenza 31.10.1986 e per non aver commesso il fatto con riferimento all'episodio del 4 aprile 1989.

Dispone trasmettersi gli atti al Procuratore della Repubblica in ordine alla deposizione di Zurlo Maria del 9.2.2001.

Stabilisce in giorni novanta il termine per il deposito dei motivi.

Legittimo sospetto

Negli anni ottanta c' era Reagan e un virus stranamente selettivo colpiva inizialmente omosessuali e tossicodipendenti, adesso c' è Bush Jr. e un virus colpisce in Cina. Oltre al leggittmo sospetto portassero male?

Un appello da Indymedia

http://italy.indymedia.org/news/2003/02/176261.php

Stelle a strisce 3

Tra una folla festante sono arrivati gli americani. Ora gli iracheni oltre che alla libertà (che non hanno mai avuto) han perduto anche l' indipendenza. Bisognerà solo vedere quando si accorgeranno che lo scambio che gli sarà imposto, McDonald e forni a microonde in cambio del petrolio, è una rapina. Per noialtri adesso è il momento di pensare al futuro, perchè il futuro ha la faccia di Rumsfield, e Rumsfield è un fascista. Un fascista che ha dimostrato che in 20 giorni, dopo 23.000 bombe, 1000 morti e migliaia di civili a cui manca un pezzo, può fare di una nazione il suo cortile di casa. Kofi Annan, che non ha nai brillato per acume e indipendenza, farà in maniera che la guerra-futura-prossima avrà come questa una leggittimazione a posteriori in nome dell' intervento umanitario e il mantenimento dell' ordine pubblico, trasformando i caschi blu dell' ONU sempre in più nelle guardie giurate del pitbull americano. Rimane il fatto che oggi gli Stati Uniti hanno dato una dimostrazione di forza più rivolta all' Europa Unita nascente che al mondo arabo, la presa di Bagdad ha la stessa valenza delle bombe su Hiroshima e Nagasaki, un avvertimento trasversale. Adesso il rubuìinetto del petrolio è saldamente nelle mani degli Stati Uniti, petrolio che doveva essere fino a ieri acquistato in euro e non in dollari per volontà del governo di Saddam Hussein, il che farà di nuovo della valuta statunitense l' unica moneta di scambio possibile. In poche parole oggi nel pianeta c' è prorio il contrario di quello che ci raccontano: c' è meno democrazia. In ogni caso non dimenticate che il casus belli, le armi di distruzione di massa, non sono state trovate. E se non le metteranno loro non le troveranno semplicemente perchè non c' erano. Io il prossino 17 aprile compirò 43 anni, che poi non sono pochi, ma se avessi 20 anni o dei figli sarei seriamente preoccupato: il mondo sta perdendo la libertà e la pace.

Stelle a strisce 2

E così la democrazia è arrivata a Bagdad. Tra immagini di smitragliate e marines sdraiati nel giardino di una villa presidenziale si celebra un altro passo avanti della civiltà occidentale, un po come poteva essere l' entrata di Pizzarro in una qualche città incas (non vi illudete, anche gli incas erano cattivi, almeno quanto gli iracheni...).Ovviamente dovete star pronti ad assistere a straordinarie prove atletiche di salto con l' asta e non, giravolte caprine etc. poichè molti di quelli che hanno marciato con noi inquesti giorni, che ne so un Fassino, un Rutelli, essendo 'sti signori politici professionisti e quindi paraculi eccelsi, in capo a una settimana correggeranno le loro posizioni, e andranno deferenti a fare inchini ai vincitori. Forse supportati da qualche prova della colpevolezza degli iracheni, tipo un po di armi chimiche trovate dai nostri baldi marines in qualche posto sfuggito agli ispettori. Ma po perchè sti angloamericani che prima della guerra insistevano a dire che loro "avevano le prove" non ce le hanno fatte vedere manco mo che stanno la da quasi un mese, e po non riesco a capire perchè sto cazzo di Saddam non gli le ha sparate addosso se ce l' aveva. Forse perchè ha fatto come quel marito che per far dispetto alla moglie si tagliò il pipì. Parlando di vittime collaterali dimentichiamo troppo spesso i giornalisti. Dovremmo fa na manifestazione per questi poveretti che oramai non hanno più nessuna traccia di dignità. Si inventano certe cose assurde, che so, un rubinetto d' ottone diventa d' oro, ad un tipo gli affibbiano il soprannome di "Alì il chimico" (ma che è nu cartone animato?) mentre di soprannomi simpatici ne ha molti anche Bush, vedono 5 guardie giurate che scappano e uno di loro al TG5 allucca che è la Guardia Repubblicana in fuga. Addirittura uno sosteneva che il fatto che avessero sparato (gli americani) all 'ambasciatore russo (il giornalista ci teneva a sottolineare "mentre scappava", gli americani non scappano mai...) è una cosa da niente. Non fanno mai l' utile esercizio di capovolgere il proprio punto di osservazione. Per esempio quei prigionieri iracheni con una busta dell' immondizia in testa le mani legate e maltrattati da soldati americani non li hanno fatti gridare allo scandalo quanto il fatto che i prigionieri americani venivano intervistati in TV. Niente di grave, non so umani...Un caso a parte (psichiatrico direi) è quella tipa che si chiama Mimosa che fa la corrispondente da Kuwait city per Tg5: ogni giorno c' ha na camicetta diversa con il colletto tirato sempre su, un vero maschiaccio, chissà che sta combinando in albergo a quest' ora. Guardatevela, è grande, po dice una cosa e annuisce a occhi chiusi a se stessa, un caso umano. Oggi po c' era un dibattito alla radio dove un sacco di gente colta e di buon senso diceva che ai bambini non bisognava fare vedere la guerra. E no. I bravi buoni bimbi occidentali, già obesi a 5 anni, viziati e col telefonino già dalle elementari non possono essere turbati dall' immagine di quello che i loro genitori regalano ai loro coetanei del resto del mondo...

Stelle a strisce

Mi ha sempre fatto meraviglia in questi giorni vedere partecipare con le loro insegne rappresentanti di verdi, pidiesse e comunisti unitari (per non parlare di rutelliani) e non ricevere qualche contestazione. Ho pensato che il movimento possiede un enorme tolleranza e grande pazienza. Questi farabutti che qualche anno fa hanno partecipato attivamente ad una guerra contro la Jugoslavia che non aveva uno straccio di legalità e nessun mandato ONU oggi vorrebbero fare la morale all' esercito Berluscota. Ma si sa. Le bugie hanno le gambe lunghe (perchè di certo se al governo stavano loro avrebbero certo offerto il deretano all' amico americano) e quindi eccoli implorare la fine rapida della guerra, ossia la stravittoria americana e la sottomissione di tutti gli iracheni e i loro pozzi di petrolio alla Texaco. E la sottomissione a uno che non ha nulla da invidiare a Saddam e che si porta sulla coscenza centinaia di richieste di grazia da condannati a morte quando era intrepido governatore del Texas.I nostri eroi pacifistoulivisti si nascondono dietro una sorta di bon ton per uscirsene dalla porta e rientrare dalla finestra con le solite macchiavelliche giravolte che il loro vero e unico capo italiota, quel D'Alema che si è venduto anche i morti di quella funivia abbattuta da quattro pagiacci americani, gli insegna ad effettuare da anni, almenoda quando silurarono Prodi dandone la responsabilità a Bertinotti.E questi maestri della pugnalata a tradimento si scaldano se qualcuno brucia una bandiera americana in piazza. Come se ci fosse proporzione tra bruciare uno straccio e bombardare per settimane vecchi e bambini. Sono proprio delle facce di culo. La loro buona educazione li porta ad ignorare nei dibattiti sulla guerra che si susseguono oramai come una piena del nordico Po l' unico argomento che potrebbe fare presa sull' elettorato (che a loro sta a cuore...) della destra: l' inequivocabile presa di posizione del vaticano contro questa guerra. L' Italia è cattolica, si sa, ma loro non se ne sono accorti.

allaboutjazz

Un po di chiacchere sulla musica in un intervista a allaboutjazz.com

KlkkaKà

Chi so' io e chi si tu

La guerra mostra il suo vero volto barbaro e mette da parte la rappresentazione ospedaliera e asettica dell' "intervento chirurgico":la televisione araba mostra le immagini di prigionieri e caduti americani. A questo punto lo spaventato ministro della difesa americano invoca la convenzione di Ginevra e dice che i dirgenti iracheni ne risponderanno come criminali di guerra dopo il conflitto. E perchè per tre giorni ci hanno mostrato immagini e foto di prigionieri iracheni senza sollevare la questione? Su repubblica di comenica c' era una intervista ad un prigioniero, in questo caso la convenzione di Ginevra non aveva valore? Mi chiedo a questo punto una cosa molto semplice: se invece di essere civili iracheni a fare da "effetto collaterale" in questa vergognosissima guerra fossero invece fotogeniche famigliole della California come reagirebbe la stampa internazionale? Nel 21 secolo se non nasci americano non sei un uomo al 100%...nel frattempo della convenzione di Ginevra Bush ne può discutere con i prigionieri afgani a Guantanamo, sono sicuro che li non ha nulla da obiettare.

Gente con l' elmetto

A quanto pare la guerra lampo, come tutte le guerre lampo, non c' è. Dire che sarà lampo è solo una giustificazione per un inizio più violento possibile. Sarà per questo che la loro guerra al terrorismo si chiama "colpisci & terrorizza". In ogni caso non hanno trovato un paese che li accoglie a braccia aperte, nonostante la miriade di immagini hollywodiane preconfezionate che ci rifilano con attori e comparse.Ci mancava pure che dopo dieci anni di embargo li accogliessero come dei benefattori. Da due giorni dicevano i nostri tg, basandosi sulle veline americane, che avevano in pugno Bassora, poi scopriamo che si sono fermati al ponte sul Tigri perchè hanno paura di entrare in città. Un esercito da 400 miliardi di dollari c' ha paura, quindi rambo aspetta che missili e aviazione facciano tabula rasa per poi entrare trionfalmente in un cimitero. E a Bagdad come la metteranno nome? Se non bastano 5 giorni di guerra per Bassora quanto ce ne vorrà, e quindi quanti morti, per entrare in Bagdad? Intanto da questa parte la quasi totalità dei giornalisti ha messo l' elmetto. Mediaset è praticamente in prima linea coi marines. Addirittura sabato sera su rete4 era programmato un film di Alberto Sordi, "finchè c' è guerra c' è speranza", ma l' hanno rimpiazzato senza dir nulla con un più tranquillo "Il conte Max". Gli fa paura pure Albertone!!!!!!

Ma c' è da dire che rispetto al '91 nelle piazze siamo tanti di più. Dodici anni fa mi ricordo che facemmo un paio di iniziative io e i Zezi ed eravamo trecento tristissimepersone in Pzza Bellini. Oggi mi sento meno solo, ed è una gran bella cosa...

'A guerra

Sono partiti. Contro tutto e contro tutti. Ma po pecchè si meravigliano ca nisciuno 'e po 'vvedè?

il pensiero americano

Fatevi una camminatella su questo sito. E' n' associazione (a delinquere...) fondata da Rumsfield e altri simpaticoni dell' amministrazione Bush. Tanto pe' capì con che abbiamo a che fare e quale futuro ci preparano...

ilmondocheverrà

Uelà, sarà che forse l' effetto dell' anestesia ancora non è passato, ma nelle righe precedenti sia il napoletano che l' italiano vacillano abbondantemente...ma ve li lascio così a imperitura memoria. Dopo tutto a me gli errori sono sempre piaciuti più del normale.

Fisiognomica del nemico

Non so se avete notato che sempre, quando l' occidente colto e democratico, ha inquadrato nel suo mirino un nemico anche quelli che hanno una posizione moderata rispetto alla guerra ricorrono ad aggettivi e sinonimi che non usano per i nostri capoccioni. Che ne so, Milosevic, che era comunque stato eletto democraticamente, era descritto o nominato in ogni occhi occasione come "il dittatore". Ovviamente per Saddam è ancora più facile. In generale si parla del nostro dicendo "lui ha dei bunker""la sua psicologia tende a ...""è risaputo che mangia la pizza nutella e acciughe", una sorta di dispregiativo "ti do del tu" che a Bush è risparmiato. Di Bush parlano sempre dicendo "Il presidente Bush". Il fatto che questo carognone di Bush ci debba ancora spiegare il conteggio dei voti che l' hanno eletto non inquieta nessuno e il giudizio non esaltante che aveva il pianeta prima dell' 11 settembre è scomparso. Ormai investito del ruolo di uomo più potente del mondo anche il suo sguardo vacuo e folle è degno del massimo rispetto. In ogni caso l' atteggiamento razzista nei confronti del nemico è stato reso molto bene dal ministro Giovanardi a Ballarò l' altra sera: dopo aver visto un filmato dove venivano intervistati dei ragazzi iracheni (una modella, un gruppo heavy-metal (!!!!) e 5 ragazzini che giocano a pallone) si è fatto venire una crisi isterica dando del Goebbels al povero conduttore. Fatto è che quel filmato non mostrava dei barbari talebani o delle donne insaccate in un burka, ma faceva vedere agli italiani che bombardare Bagdad è come bombardare Torino. Addirittura i ragazzini rockettari dissertavano su gruppi tipo Metallica e dietro di loro campeggiava un amplificatore per basso Montarbo e i ragazzini parlavano di Del Piero e Totti. Troooppo umaaani! Che gli Iracheni sono una popolazione molto più vicina all' occidente che all' Islam di Bin Laden e che quindi quest' intervento oltre che ingiustificato è dannoso proprio per la causa della lotta al fanatismo è più che evidente. Ma essendo che noi siamo presi tra due opposte pazzie, perchè se c' è un dittatore pazzo e visionario uno è dato dal fanatismo islamico e l' altro dal fanatismo bacchettone americano, nessuno ci dirà quale prezzo pagheremo. Nel frattempo continua la denigrazione e disumanizzazione del nemico. Dopo tutto stiamo andando ad ammazzare delle bestie, dei quasi-umani, e non dei nostri simili...se questo non è nazismo ci va vicino.

E visto che so convalescente e no c' ho un cazzo da fa vi mollo un po di cose che mi so venute a mente in questi nefandi e pur sempre bei giorni, in quanto sempre meglio del futuro che ci stanno appreparando.

Americani 1

Ho sentito un tizio un po confuso che diceva che francesi e europei erano dei vigliacchi ingrati che si erano dimenticati che li americani li avevano liberati e che di americani morti per la libertà ne so stati a milioni. E che se mo no stavamo sotto a Hitler dobbiamo dire "graziealloro". Allora, nella seconda guerra monfiale le stime sono di circa 200.000 soldati americani morti in europa. I Sovietici sono stati 2.000.000 (duemilioni!) e so pure arrivati prima a Berlino, e hanno subito la guerra in casa loro. Non solo, io mi sento liberato dai sovietici più che dagli americani oltre che perchè uno non è che canta Tammurriata Nera pecchè è bella, ma perchè descrive una sudditanza che nu ce piace agli americani. Ma inoltre al contrario dell' americani che erano per i fasci e i democristiani, l' influenza di Baffone da queste parti ha voluto dire nel dopoguerra un PCI forte e determinato e un sindacato cazzuto. Occupazioni di terre, lotte salariali e sociali, rivendicazioni di diritti che hanno permesso a me e mia sorella di studiare, cosa che a mio padre e mia madre non fu permessa da condizioni oggettive. Se era per gli americani in Italia ci sarebbe stato il re e Badoglio (vedi tutti i documenti desecretati dell' epoca con quell' altro gran paraculo di Churchill a fa da apri pista...).

In ogni caso le cifre so quelle: duecentomila contro duemilioni. Ma gli americani, come ogni vero popolo imperiale, fa un conteggio diverso, pe loro uno di loro ne vale 50 a come noi e 500 di un arabo pezzente. Vedi un po quanti morti ci vogliono mo p' apparà il conteggio delle torri gemelle...mi ricorda Marzabotto sta matematica.

M' ha scritto un tipo, un compagno, che s' è risentito sulla cosa che ho scritto sui martiri. Cioè lui diceva che voleva chiarimenti se po a me i kamikaze palestinesi mi stanno simpatici. Perchè fanno le vittime innocenti tra i civili. E mica ho citato nel disco nuovo De Andrè a caso:"anche se vi credete assolti siete lo stesso coinvolti". Non mi sento innocente io a Napoli, come cazzo fa ad essere civile innocente un panettiere di Tel Aviv? Sono gli Israeliani, la stragrande fottutissima maggioranza di loro, con il loro nazistissimo governo di unità nazionale, che ha dato l' avvio a questo bagno di sangue. E so loro che sostengono l' occupazione di terre non loro. Mica Pippo e Topolino. E allora si, mi stanno più simpatici i kamikaze che sta strapotenza militare, economica e di civiltà Israeliana.

E no c' azzelliate con l' antisemitismo che a me la musica Yddish me piace, ce l' ho con Israele, no co altri. E mi piace John Coltrane e Paperino, quindi no so antiamericano. So anti imperialista.

Fossi nato in galilea o in cirenaica 2000 anni fa me fosse piaciuto a leggere Virgilio, ma avrei schifato i romani, e allora?

Americani 2

Rachel Corrie, 24 anni, americana, è stata uccisa da un bulldozer israeliano mentre si opponeva all' abbattimento di una casa civile. Lei da sola ha fatto capire che l' america non è Bush. Ha condiviso fino in fondo il destino di tanti altri civili palestinesi, solo una settimana fa stessa sorte era toccata ad una donna incinta, stamattina ad una bimba di tre anni .Non c' è niente da aggiungere: per avere la pace Israele e gli israeliani devono ritirarsi dai territori palestinesi.

Italiani 1

Il sindaco Iervolino, il governatore Bassolino hanno alla fine avuto un incontro (da loro definito privato) con i savoia. Gli hanno pure fatto visitare Palazzo Reale (costruito dai Borboni) da soli, vietando l' ingresso ai soliti comuni mortali.Essendo che io sono un cittadino con gli stessi diritti di queste tre mummie svizzeromontecarlesi mi aspetto un invito per il caffè o dal sindaco o dal governatore. Essendo poi che il caffè non me lo prenderei con chi si è inchinato ad un assassino figlio di assassini non me lo prenderei e sdegnosamente rifiuterei. Ma loro hanno il dovere morale di darmi la possibilità di rifiutarlo. non per altro per tutte le volte che m' hanno rotto le palle per le loro campagne elettorali. Comune di Napoli e Regione Campania si meritano comunque na bella maggiorazione del cachet...

O no?

Italiani 2

Un compagno di 26 anni è stato ucciso stanotte a Milano da un gruppo di fascisti. Come 20 anni fa, come è abitudine, la Digos dice che era una rissa senza motivazioni politiche. Da sempre la polizia e i carabinieri hanno protetto fascisti e farabutti.non è una novità. Su tutto questo il silenzio del centrosinistra ufficiale e del sindacato è assordante.

Dal mondo della salute

E stamattina ci siamo tolti un pensiero dalla gola...adesso i miei saluti vanno al grande Dino Frisullo.Buon capodanno curdo Dino...

Un abbraccio e un po di sole dal golfo.

Torna la dinastia più cagasotto del pianeta

Sabato tornano i savoia, a Napoli, forse è il caso di accoglierli degnamente....

Kurt Vonnegut parla....

CLIKKA KKA

Bierre e martirio

E così, con mia grande sorpresa, nel 2003 ancora c' è qualcuno disposto a rovinare la propria vita e quella degli altri con il sogno della lotta armata in Italia. La clandestinità, il pericolo continuo, il non potere avere rapporti normali col resto del mondo non li ferma. Ma Napoli non è Jenin, Roma non è Gerusalemme e io di martiri almeno in Italia ne faccio volentieri a meno. Alla mia generazione non è bastato rapire Moro per cambiare il mondo, e sfortunatamente da veri deficienti poi lo ammazzammo pure, ed oggi qualcuno sparando ad un poliziotto pensa di far bene.

E no, son bravi quei compagni che si incatenano ai binari, che bloccano le navi o invadono gli aeroporti. La pratica politica non è proporzionale alla passione militare...io sono contro ogni esercito.

Buon viaggio Albertone

Se ne è andato Alberto Sordi. A me ha regalato molto buonumore, e il buonumore vale tanto . Ma non solo. A quelli che possono pensare che Sordi era un attore dopo tutto disimpegnato e facilone consiglio di andarsi a rivedere un film di cui era interprete e regista:"Finchè c' è guerra c' è speranza".

Grazie Albertone

Bim Salabìm Bim Saladèn

Uà, manco ci fosse la regia di Oliver Stone è cumparso a tempo a tempo Bimladèn. Però solo co' la voce, che così è più facile. Straordinario caso di preveggenza!! Il segretario di stato americano era a conoscenza del testo della cassetta consegnata ad Al Jazeera prima ancora che Al Jazeera la sbobinasse: sarà un caso o è che Binladèn gli l' ha detto fra na tartine e n' andra nella sala ovale da Casabianca?!? In questa commedia scritta male c' è una cosa sola da sperare: che Bin Ladèn mandi una cassetta dove dice di essere solidale col Berluska, contro gli attacchi degli atei giudici milanesi, così dopo l' aviazione 'merdicana bombarda la villa di Arcore...

Futuro Prossimo

Che dite? Ce lo faranno un attentatino giusto a tempo per dare un po di fiato ai tromboni della propaganda? Sembra che ne abbiano bisogno per arruolare un po di recalcitranti alleati alla nuova guerresca avventura...

Sarò felice di essere smentito dai fatti.

9/02/03

da "Internazionale"

Il giorno della memoria?

Dosi massicce di ginseng saranno distribuite a breve dalle asl locali. Le amnesie collettive che hanno colpito in maniera uguale destra e sinistra in questi giorni hanno dimostrato che siamo in una emergenza peggiore della mucca pazza. Berlusconi mette insieme nazismo e comunismo dimenticando il fascismo e senza ricordare che nei campi di sterminio nazisti la liberazione venne portata dall' armata rossa. I campi di sterminio nazisti erano tutti ad est, e non a caso. Dimenticanza grave, ma largamente anticipata da Roberto Benigni che con una fantasia illimitata nel suo film "la vita è bella" fa entrare un carro armato americano ad Auschwitz (cosa che gli frutterà l' oscar...) dimostrandoci che una nuova geografia si va delineando. Nei lager nazisti non venivano infornati solo ebrei, ma anche omosessuali, zingari, handicappati e con grande gusto soprattutto comunisti, socialisti ed anarchici. Cosa incredibile gran parte degli ebrei erano comunisti. Qualche nome di ebreo comunista illustre? Erwin Schulloff o Einrich Hobswamm per esempio. Se proprio vogliamo essere precisi lo stesso stato d' Israele è stato fondato da un manipolo di irriducibili e visionari socialisti. Ma la dose più massiccia di ginseng è stata assegnata al nostro sindaco Jervolino, che con mossa strategica ha fatto sfilare a Napoli, la città delle quattro giornate, il corteo di forza nuova meno di 48 ore prima della giornata della memoria, con annesse croci celtiche e canzoncine naziste. E che cazzo...!

A breve sarà distribuito da "il manifesto", sempre a 8 euro, il cd di Enrico dedicato a Mingus.

 

E' un disco 'mpurtante. Non ve lo fate sfuggire.

E mo che se ne è andato, nonstante la beatificazione urbi et orbi, nonostante che ha distrutto il movimento operaio negli anni '80 e addomesticato i sindacati, nonstante faceva fare il lavoro sporco a Romiti mentre lui giracchiava in barche a vela che se le sogna pure il suo mozzo Massimino, nonstante che la Juventus aveva sempre qualche in rigore in più degli altri, vi ripropongo il ritratto meno ruffiano di quello di Wahrol, ma più vero, fatto da Pazienza, del nostro avvocato nazionale...

(...si 'o 'nchiappa papà mio la 'ncoppe ve facce sentì 'e 'ttronole...)

 

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